Bruscandoli: proprietà, controindicazioni e usi in cucina

I bruscandoli (germogli del luppolo selvatico) sono erbe spontanee molto salutari impiegate in cucina, andiamo a scoprire le loro proprietà e come cucinarli.

I bruscandoli sono i germogli del luppolo selvatico (humulus lupulus L.), spesso conosciuti con il nome di asparagina selvatica perché assomigliano a degli asparagi selvatici. Hanno una lunghezza di circa 20 cm e vengono raccolti in primavera, tra marzo e maggio in riva ai fiumi, in mezzo ai rovi e alle siepi.

Bruscandoli sfusi sopra un tavolo

Sono i germogli del luppolo, conosciuto solitamente perché impiegato per fare la birra, ma in realtà veniva impiegato fin dai tempi antichi, nella medicina cinese, come rimedio digestivo e per il trattamento di dissenteria e varie affezioni intestinali.

Habitat: la pianta del luppolo predilige ambienti freschi e terreni fertili, essa cresce spontaneamente sulle rive dei corsi d’acqua, lungo le siepi, ai margini dei boschi e dalla pianura fino ad un’altitudine di 1.200 metri.

Proprietà dei bruscandoli

I germogli del luppolo sono ipocalorici, un mazzetto di bruscandoli contiene circa 10 kcal. Sono inoltre ricchi di fibre e potassio ma poveri di grassi. I bruscandoli hanno proprietà tonificanti, rinfrescanti, diuretiche e lassative.

Sono considerati anche dei buoni antiossidanti naturali, stimolanti delle funzioni epatiche e sedativi. Aiutano a contrastare la ritenzione idrica e la cellulite, purché cucinati con pochi grassi e possibilmente “buoni”. Sono molto apprezzati in cucina, una volta raccolti vanno utilizzati il prima possibile per poterne apprezzare appieno il sapore, che è veramente molto particolare.

Come riconoscere l’asparagina e come si pulisce

Quando c’è il periodo della raccolta, meglio partire con un sacchetto di carta (tipo quelli del pane), la plastica è sconsigliata perché non farebbe “respirare” i germogli, soprattutto in una giornata di sole. Una volta raccolti, vanno lavati bene sotto l’acqua e possibilmente usando anche del bicarbonato. Dei bruscandoli si mangiano le cime, le foglie e, a scelta, anche il gambo che tagliato a pezzetti è ottimo per le frittate, mentre i gambi più duri andranno tolti.

È preferibile utilizzarli appena raccolti per usufruire appieno delle loro proprietà, ma si possono conservare per alcune ore mantenendo il mazzetto in un bicchiere con dell’acqua. In alternativa è possibile congelarli, dopo averli lavati e asciugati.

Differenze tra bruscandoli e asparagi selvatici

Bruscandoli e asparagi selvatici sono prodotti simili e reperibili nello stesso periodo dell’anno. Per poter distinguere i bruscandoli dagli asparagi selvatici, è importante quindi osservarne le caratteristiche visive. Innanzitutto, i bruscandoli presentano foglie pelose a forma di cuore con una tonalità verde scuro, mentre gli asparagi selvatici hanno una tonalità verde più chiara e sono molto simili agli asparagi “tradizionali” ma più sottili e morbidi.

Un’altra differenza è che i bruscandoli si sviluppano a grappolo, mentre gli asparagi selvatici crescono singolarmente. Infine, la parte commestibile dei bruscandoli è rappresentata dalle estremità dei germogli, le foglie e il gambo, mentre negli asparagi selvatici è possibile mangiare il gambo ed il germoglio.

Oltre alle differenze visive, i bruscandoli e gli asparagi selvatici presentano anche differenze di sapore. I bruscandoli hanno un gusto leggermente amarognolo, che richiama il sapore dei carciofi, ma con una nota più delicata e fresca. Gli asparagi selvatici, invece, hanno un sapore più deciso e intenso, simile a quello degli asparagi coltivati ma con un gusto più amarognolo.

Differenze tra asparagi selvatici e bruscandoli

Consigli per utilizzare l’asparagina in cucina

Diverse sono le ricette impiegate con queste erbe spontanee dal sapore delicato, con un leggero gusto amarognolo. Solitamente i bruscandoli sono molto usati per fare il risotto con bruscandoli, in questo caso vengono impiegati 300 grammi di bruscandoli per 4 persone e vengono inseriti all’inizio quando si forma il soffritto prima di fare il classico risotto o orzotto oppure vengono lessati prima e aggiunti quando il riso è tostato e si inizia ad aggiungere il brodo.

Gnocchi di bruscandoli Un’idea diversa per utilizzare queste erbe selvatiche? Utilizziamoli come ingrediente principale per dei delicatissimi gnocchetti verdi, una ricetta davvero leggera, sana e gustosa.

Ricetta: Gnocchi di bruscandoli

Lessate i bruscandoli finchè non risultano morbidi, tritateli grossolanamente e amalgamateli alla farina integrale. La dose di farina va regolata ad “occhio”, un po’ come con gli gnocchi di zucca: l’impasto sarà pronto quando apparirà omogeneo, né duro né troppo molle.

Dopo aver amalgamato bene gli ingredienti, lavorate l’impasto fino a formare tanti gnocchi della dimensione di circa 2 cm ognuno.
Lessate gli gnocchi in acqua bollente per qualche minuto e condite con olio extravergine di oliva, semi di papavero e (per chi non è vegano) formaggio grana grattugiato.

Bruscandoli: controindicazioni

I bruscandoli, se assunti nelle giuste quantità, non presentano particolari controindicazioni. Tuttavia, come tutte le cose, vanno assunti con moderazione poiché un eccesso di germogli di luppolo può provocare nausea e vertigini.

Jessica Pagotto

Estetista termale, naturopata, iridologa. Esperta in alimentazione naturale, oli essenziali, piante officinali e cosmesi naturale.

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2 commenti

  1. Secondo me confondi asparago selvatico e luppolo….quelli nella foto del titolo sono asparagi selvatici secondo me e non cime di luppolo….ma non voglio aprire un dibattito. : =))

    1. Grazie per la gentile segnalazione Franco, abbiamo aggiornato le immagini evidenziando anche la differenza fra le due piante.

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