Bacche di aronia, un concentrato di antiossidanti: ecco proprietà, come si mangiano e controindicazioni

Le bacche di Aronia sono molto simili per aspetto ai mirtilli neri ma offrono benefici diversi. Vediamo quali sono le proprietà e le controindicazioni delle bacche di Aronia e come si utilizzano.

Le bacche di aronia sono piccoli frutti dall’aspetto simile ai mirtilli neri che crescono su arbusti appartenenti alla famiglia delle Rosacee. Originarie del Nord America, le bacche di aronia venivano tradizionalmente usate dai nativi americani come rimedio contro il raffreddore [1]. Nel nostro Paese si trovano principalmente sotto forma di succo o di bacche disidratate, mentre è più difficile trovarle fresche.

Bacche di aronia sfuse

Ciò che ha colpito particolarmente i ricercatori è l’intenso colore viola dell’Aronia Nera, conosciuta dagli specialisti come Aronia Melanocarpa. Questa pigmentazione così scura si deve alla quantità di antociani, circa 1480 mg ogni 100 grammi di bacche [2].

Sono proprio gli antociani, di cui le bacche di Aronia sono particolarmente ricche, a conferire gran parte degli effetti benefici di queste piccole bacche scure. Vediamo quindi a cosa fanno bene le bacche di aronia.

Proprietà delle bacche di aronia

Come abbiamo detto, molti dei benefici che possiamo ottenere dal consumo di bacche di Aronia derivano proprio dalla presenza degli antociani, che conferiscono ottime proprietà antiossidanti, utili per combattere e prevenire l’invecchiamento cellulare e i danni causati dall’eccesso di radicali liberi, noto come stress ossidativo [3, 4].

A questa spiccata proprietà antiossidante si associa anche la proprietà antinfiammatoria di questa bacca, che agisce riducendo l’espressione di alcuni fattori pro-infiammatori [5], aiutando, nel complesso, a ridurre i disturbi legati all’infiammazione, come problemi cardiovascolari e artriti. Restando nel merito della salute cardiovascolare, uno studio ha evidenziato come l’integrazione con 300 mg di estratto di aronia al giorno per 2 mesi, ha mostrato effetti benefici nella riduzione del colesterolo LDL, colesterolo totale e trigliceridi in pazienti affetti da sindrome metabolica [6].

Grazie alla presenza della vitamina K, inoltre, le bacche di aronia rafforzano le ossa, mentre i numerosi sali minerali vengono integrati nel corpo in quanto sostanze fondamentali per il suo buon funzionamento.

Come ogni altro frutto, anche le bacche di Aronia sono una fonte di fibre da non sottovalutare. Ecco che aiutano a ripulire il colon, combattere le emorroidi e la stitichezza. Secondo alcuni studi effettuati in laboratorio, gli estratti di queste bacche potrebbero aiutare a prevenire anche alcune forme tumorali, fra cui quello al colon o al seno [7, 8].

Grazie all’alta presenza di antocianine poi, le bacche di aronia rafforzano i vasi sanguigni, prevengono la coagulazione del sangue e diminuiscono il rischio di problemi cardiovascolari. A tal proposito, sembra che bere succo di aronia costantemente aiuta a ridurre il colesterolo in eccesso [9].

Bere succo di bacche di aronia puro, aiuta anche a purificare il tratto urinario contribuendo a ridurre il rischio di contrarre infezioni. Questo grazie all’alto contenuto di acido chinico.

Bacche di aronia: quante mangiarne e come usarle

Queste bacche, provenienti dall’arbusto di Aronia originario del Nord America e delle Lande Siberiane, possono essere utilizzate in molti modi in cucina. Possiamo consumarle fresche, come semplici frutti, oppure possiamo impiegarle per la creazione di moltissime ricette. In questo modo sarà possibile ottenere tutte le proprietà delle bacche di Aronia, senza rinunciare a piatti sfiziosi. Dobbiamo infatti considerare che questa bacca ha un sapore molto aspro, che potrebbe non essere gradito da tutti. Ecco perché vengono lavorate in modo tale che le proprietà siano mantenute, ma il sapore addolcito.

Poiché nel nostro Paese è più facile trovarle essiccate, ricordiamo che una porzione standard di frutta disidratata è di circa 30-40 grammi, da consumare anche tutti i giorni, eventualmente alternando ad altri frutti disidratati. Questo quantitativo deve essere tenuto in considerazione soprattutto da chi è a dieta poiché la frutta disidratata è piuttosto calorica. Per approfondimenti su questa tematica vi invitiamo a leggere il nostro articolo: Frutta disidratata, un concentrato di energia e minerali: ecco proprietà benefiche e consigli per l’uso.

Per quanto riguarda il succo di aronia, generalmente se ne consiglia l’assunzione di 100-125ml al giorno, un quantitativo sufficiente a offrire i benefici di questa bacca. Si può bere puro o diluito in acqua e lo si può assumere in qualsiasi momento della giornata. Vediamo di seguito gli utilizzi più comuni delle bacche di Aronia.

1 Marmellate

Una preparazione che richiede tempo, ma che senza dubbio non sarà vanificata. La marmellata di bacche di Aronia è buonissima, naturale e molto sana. La soluzione perfetta per chi ha figli e vuole offrir loro spunti sani e nutrienti.

2 Succhi di frutta

Il succo di aronia viene ottenuto dalla spremitura a freddo delle bacche di questo frutto, con l’aggiunta di zucchero integrale di canna o altri dolcificanti naturali. Gli Indiani d’America lo utilizzavano per aumentare la vitalità. Come abbiamo visto sopra, se ne consigliano 100-125 ml di succo puro al giorno. Se non avete modo di reperire le bacche fresche, potete optare per un succo già pronto all’uso.

3 Tisane

Per creare tisane e infusi a base di bacche di aronia, è necessario utilizzare quelle essiccate, acquistabili in erboristeria. Vanno messe in acqua bollente per 3 o 4 minuti, quindi si lascia raffreddare e si beve l’infuso. Potete anche mangiare le bacche usate per l’infuso. Se vi piacciono questo tipo di tisane, potete scoprire tante ricette (a cui potete aggiungere un po’ di aronia essiccata) nel nostro approfondimento dedicato: Tisane a base di frutta disidratata: 5 ricette da provare.

4 Frullati

Quando fatti in casa, si rivelano una miniera di sostanze nutritive. Basta aggiungere poche bacche (anche in versione disidratata) per arricchirli e godere di tutte le loro proprietà benefiche.

5 Macedonia

Un cucchiaio di bacche di aronia essiccate può essere aggiunto a una ricca macedonia. È senza dubbio uno dei metodi più semplici e gustosi per consumarle. Per una macedonia ancora più ricca di antiossidanti, è possibile abbinare all’aronia anche una manciata di mirtilli neri e bacche di goji.

Controindicazioni delle bacche di aronia

Non sono presenti particolari controindicazioni per le bacche di Aronia. È un frutto salutare e benefico che, fino a oggi, ha mostrato solo i suoi numerosi benefici. Come sempre è consigliato non farne un utilizzo sconsiderato e di far attenzione alla provenienza. Meglio preferire i frutti bio, senza pesticidi e altre sostanze tossiche, così da ridurre al minimo gli effetti collaterali delle bacche. Si consiglia di consultare il medico prima dell’uso nel caso si assumano farmaci anticoagulanti.

Anche se le bacche di Aronia non hanno effetti collaterali, dobbiamo far attenzione alle intolleranze personali e possibili reazioni allergiche. In questo caso consultare subito il medico qualora si notassero dei cambiamenti a livello della salute.

Dove si compra l’aronia

Come abbiamo anticipato all’inizio, l’aronia si trova in commercio principalmente sotto forma di succo o di bacche essiccate e sono reperibili in erboristeria o nei bio-shop più riforniti. È inoltre possibile trovarla online, in uno dei numerosi negozi specializzati. Difficilmente, invece, troveremo le bacche fresche nel nostro Paese. Per quanto riguarda i prezzi, essi sono molto variabili in base al prodotto scelto, al produttore e alla pezzatura. Mediamente, per 500 ml di succo concentrato si spendono dai 20 ai 30 euro circa, anche se è possibile trovare succhi di aronia meno concentrati ad un prezzo inferiore. Relativamente alle bacche essiccate, invece, costano mediamente 5 o 6 euro l’etto.

Viversano.net

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24 commenti

  1. Buongiorno, ho acquistato per la prima volta una bustina da 150 gr di Aronia biologica essiccata raw di Origine Bulgaria. Non sapendo il gusto, ho dovuto sputare i primi 10-15 bacche messe in bocca e masticate.
    Di aspro non c’è neanche una traccia. Definirei senza gusto e che allappano tantissimo tutta la bocca, come i Kaki verdi, per intenderci. Se potete essere così gentile di dirmi se è questo il gusto vi sarò molto grata, prima di buttarli.
    Grazie infinite.

    1. Si, il loro gusto è questo e se si vogliono i benefici di questo frutto si devono accettare gli aspetti meno piacevoli. Utilizzali per tisane con aggiunta di eritritolo o nello yogurt greco con aggiunta di altri frutti rossi, magari dolcificato con il miele

  2. il commento su slimberry ,e sostanziamente negativo,a cominciare da come trattano i clienti,come parli con loro ,già ti hanno inviato la merce,e soddisfatti o rimborsati è un altra stronzata.
    in ogni articolo non trovi quante capsule va preso ne in che momento,il prodotto è velocemente inviato 5 minuti dopo parlato,e parli solo se vuoi acquistare dopo non esistono piu

  3. È possibile che l’aronia faccia diminuire il colesterolo? Se si quando bisogna assumerlo? Una o più volte al giorno? Grazie per l’eventuale risposta

    1. Cara Matilda, sembra che il succo di aronia sia in grado di ridurre i livelli ematici di colesterolo totale ed LDL (quello “cattivo”), ma non sono ancora state determinate le quantità in grado di dare questo effetto. Per avere comunque benefici sulla salute si consiglia di solito di assumere dai 25 ai 50 ml di succo di aronia puro al giorno.

    1. Salve Stefania, le bacche di aronia contengono vitamina K, che ha un ruolo nei processi di coagulazione del sangue, pertanto le suggerisco di chiedere consiglio al suo medico prima di intraprenderne l’uso, dal momento che assume un farmaco anticoagulante.
      Saluti.

    1. Certo, lo sciroppo di bacche di aronia è consigliato in caso di infezioni alle vie urinarie. Si ricordi però di bere anche tanta acqua in modo da diluire una eventuale carica batterica elevata e in caso di un episodio di cistite acuta si rivolga al suo medico per stabilire se sia necessaria anche una terapia farmacologica.

    1. Cara Claudia, le bacche di aronia hanno proprietà venotoniche, cioè rinforzano i vasi sanguigni e contribuiscono a mantenerli in salute dato il loro contenuto di agenti antiossidanti, per cui il suo uso è consigliato nei casi di permeabilità dei capillari, varici ed emorroidi.

  4. Non un commento, ma una domanda: in quale momento della giornata è utile bere la tisana di aronia? Grazie

    1. Buongiorno Anna Maria, essendo utili alleati nel migliorare la circolazione sanguigna, può essere più utile consumarle la sera, dopo l’intera giornata lavorativa.
      Dott.ssa Alessandra Esposito

  5. Grazie per le spiegazioni e per la citazione della fonte primaria,l ‘USDA, che spesso i siti di benessere non citano. USDA e FDA sono i primi due enti certificatori al mondo. Io le sto mangiado. Da anni ho iniziato a mangiare frutta secca e disidratata di vario tipo (non solo) ed i benefici che ne ho avuto sono strabilianti. Ho da tempo abbandonato la cucina tradizionale, che riservo ad occasioni sociali. Mi nutro di piatti semplici ed alimenti modificati poco. Sono ringiovanita di 10 anni, non mi ammalo mai, ho eliminato i dolori di ciclo ed anche gli sbalzi ormonali. Sto molto bene. Sono felicissima.
    Per quanto riguarda la coagulazione, effettivamente è contradditorio. Se prevengono la coagulazione, allora va in contrasto con l’azione della vitamina K che infatti aiuta la cicatrizzazione.

    1. Gentilissima,
      mi fa piacere leggere che cambiamenti nel suo stile alimentare e la ricerca di uno stile di vita più sano e naturale l’abbiano aiutata a sentirsi così bene.
      Per quanto riguarda la contraddizione a cui allude credo sia giusto sottolineare che alcuni studi hanno riportato questa capacità delle bacche di aronia di prevenire la coagulazione sanguigna. L’effetto non è dovuto alla presenza di vitamina k, ma di alcuni antociani che esercitano peraltro anche un’azione anti-infiammatoria.
      D’altra parte queste bacche contengono anche discrete quantità di vitamina k e i pazienti in cura con farmaci anticoagulanti non dovrebbero essere spinti ad eccedere nel consumo di alimenti contenenti questa vitamina se non dopo aver consultato il loro specialista di fiducia: il funzionamento della vitamina k, infatti, contrasta l’azione dei farmaci stessi e pertanto la terapia potrebbe dover essere rivista.
      Dott.ssa Stefania Cocolo

  6. E’ interessante quanto dite a proposito dell’aronia. Io ho una siepe di aronie prunifolie. Si possono utilizzare per marmellate come le melanocarpe? Grazie

  7. Ce una contradizzione fra il benefico e fra quelle per cui e controindicato, prima dite che fra i benefici prevengono la cougolazione del sangue diminuendo il rischio di problemi cardiaci, mentre nelle controindicazioni scrivete che essendo ricche di vitamina k è meglio consultare il medico per chi assume farmaci anticougulanti. Dove sta” la verità?.

    1. non si tratta di due frasi in contraddizione: se hanno un effetto anticoagulante il loro consumo potrebbe potenziare eccessivamente quello dei farmaci in chi ne sta facendo uso, per cui bisogna prestare attenzione alla quantità, al medico il compito – in caso – di suggerire la quantità giusta o diminuire le dosi dei farmaci

    2. Salve Massimo, mi trovo d’accordo con lei sulla contraddizione. Forse hanno scritto male. sarebbe meglio che riformulassero la frase o recuperassero i documenti originali di studio.

    3. Salve a tutti,
      vorrei con questa risposta cercare di chiarire alcuni dubbi che si sono creati: il consumo di bacche di aronia secondo diversi studi ha effetti anticoagulanti, anche grazie alla presenza di diversi polifenoli (di antociani, in particolare), di cui questi frutti sono ricchissimi. Vi rimando a tal proposito allo studio citato nell’articolo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4175040/.
      In particolare l’effetto che questi particolari polifenoli hanno è considerato simile a quello del resveratrolo (contenuto nell’uva e nel vino rosso) ed è dovuto alla capacità di queste sostanze di diminuire l’aggregazione piastrinica. Inoltre l’effetto dei polifenoli è anche antinfiammatorio e questo diminuirebbe la formazione delle placche aterosclerotiche e quindi eventuali successive trombosi. Per questo motivo è utile consumare questi alimenti così ricchi di polifenoli quando persistono alcune condizioni come l’iperomocisteinemia (dove è presente una condizione di infiammazione e il plasma tende a coagulare). Per quanto riguarda l’interazione con le terapie farmacologiche anticoagulanti, non è consigliabile aumentare l’apporto di alimenti ricchi di vitamina k (che tra le numerose funzioni ha anche quella di permettere la coagulazione del sangue) nella dieta, senza prima confrontarsi con il prescrittore della terapia che deciderà se è bene evitare il consumo di tali alimenti o se rivedere la terapia farmacologica stessa. Quello che si ricerca è l’equilibrio: l’eccesso di molecole anticoagulanti può per esempio provocare emorragie.
      Dott.ssa Stefania Cocolo

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