Tisana di lavanda, una bevanda fresca e aromatica: benefici, ricetta e 5 varianti

La tisana di lavanda è una preparazione buonissima che favorisce il benessere psico-fisico. Ecco le sue proprietà e come prepararla.

La tisana di lavanda rientra fra i rimedi erboristici più apprezzati e richiesti, vantando alcune proprietà documentate. Nei paragrafi seguenti descriveremo i suoi effetti benefici per la salute e vedremo come prepararla, sia nella sua versione classica, con i soli fiori di lavanda, sia sulle sue varianti, con altre erbe medicinali.

Tisana alla lavanda da fare a casa

Benefici della tisana di lavanda

Bere regolarmente una o due tazze al giorno di tisana alla lavanda permette di sfruttare i benefici della pianta di lavanda. Vediamo a cosa fa bene.

✓ Tisana per dormire e migliorare la qualità del sonno

Gli studi effettuati sulla pianta e, in particolare, sulla fragranza di lavanda, ne evidenziano gli effetti positivi in termini di qualità del sonno [1]. Pertanto, una tazza di tisana alla lavanda prima di dormire aiuterà a conciliare il sonno, in particolare se abbinata ad altre piante rilassanti come ad esempio escolzia, papavero, tiglio o biancospino.

✓ Migliora l’umore e riduce stress e ansia

Indagini di laboratorio in vivo, ma anche osservazioni sull’uomo, suggeriscono che i componenti di lavanda possano agire su alcune aree del cervello, mostrando proprietà calmanti e migliorando il tono dell’umore. Tra l’altro, le preparazioni di lavanda per aromaterapia sono risultate efficaci nel ridurre ansia, depressione e affaticamento. È stato suggerito, a tal proposito, che anche l’infuso di lavanda possano espletare un’attività simile [2,3]. A tal proposito, quindi, una buona tazza di tisana alla lavanda può essere utile per alleviare stress, ansia e migliorare l’umore.

✓ Sintomi mestruali

Secondo uno studio clinico, l’aromaterapia con principi attivi di lavanda può rendersi utile nella gestione dei sintomi mestruali. L’aspetto più significativo riguarda la severità della dismenorrea (il dolore pelvico associato alle mestruazioni), che, nello studio in questione, risulta attenuata dal trattamento con gli oli essenziali della pianta. [4] Attualmente, non esistono studi simili sulla tisana di lavanda, ma è presumibile che anche questa modalità di assunzione dei componenti bioattivi possa agire in modo simile, seppur più blando.

✓ Uso esterno come aiuto per la pelle

Un infuso di lavanda può essere utilizzato anche per risolvere alcune lievi problematiche della pelle. Risulta, infatti, un buon cicatrizzante, aiuta a combattere il prurito e le punture di insetti, gli eritemi solari e allevia l’infiammazione causata dall’acne. Per l’applicazione è sufficiente immergere una garza sterile nell’infuso (vedremo fra poco come prepararlo) e applicarlo sulla pelle per almeno 10-15 minuti.

Come fare la tisana di lavanda

Vediamo come fare la tisana di lavanda in casa. Si tratta di una preparazione molto semplice, che prevede un tempo di infusione e richiede una comune acqua naturale e frammenti essiccati della pianta (fiori). Questi sono reperibili in erboristeria, o ricavabili da piccole coltivazioni in vaso.

Per una tazza di tisana bastano circa 300 ml di acqua e due cucchiaini di fiori essiccati. Innanzitutto si procede portando l’acqua al punto di ebollizione, quindi si spegne il fuoco e si pone la lavanda in infusione, chiudendo il pentolino con un coperchio. A questo punto occorre lasciare i fiori in infusione per circa 10 minuti. Successivamente è possibile filtrare la tisana e bere. Il sapore è già molto gradevole al naturale, tuttavia, se gradito, è possibile dolcificare con un po’ miele (da provare ad esempio il miele di lavanda).

Infuso freddo con lavanda: come prepararlo

La ricetta della tisana di lavanda prevede anche una preparazione a freddo. In questo caso, occorre trasferire i fiori essiccati all’interno di una brocca e versarvi sopra l’acqua. Il recipiente può essere “tappato” con un panno pulito e riposto in frigo per 5-6 ore. Trascorso questo tempo, è possibile filtrare e consumare la tisana. In fase di preparazione, è possibile aggiungere altre erbe, come fiori di camomilla o foglie di menta.

Quando bere la tisana di lavanda

In quale momento della giornata è preferibile ricorrere a questo rimedio? Dipende dall’effetto desiderato. Per calmare l’ansia, magari associata a eventi ansiogeni, non esiste un momento specifico, se non quello legato alla situazione, pertanto può essere assunta all’occorrenza. Se vogliamo usare la tisana di lavanda per dormire, invece, si rende preferibile nelle ore serali, poco prima di coricarsi. Per apprezzarne gli effetti sulla dismenorrea, la tisana è utile se consumata contestualmente ai sintomi.

Tisana di lavanda: 5 varianti da provare

La tisana di sola lavanda è una preparazione buona e benefica, tuttavia è possibile potenziarne uno o più effetti abbinando la lavanda ad altre piante specifiche. Vediamo quindi alcune varianti della tisana.

1 Lavanda, melissa e camomilla

La tisana proposta è un buon rimedio per rilassarsi e riposare bene. Le proprietà di queste piante confluiscono nella stessa preparazione, agendo sinergicamente su insonnia e stati d’ansia. Per prepararla basta portare un pentolino d’acqua ad ebollizione, quindi si spegne il fuoco e si aggiunge un cucchiaino di ognuna delle piante (3 cucchiaini in totale). A questo punto si lascia tutto in infusione per 10-12 minuti, prima di filtrare e bere.

2 Lavanda e menta

Pensata per alleviare lo stress e ritrovare le energie mentali, la tisana di lavanda e menta sfrutta gli effetti sinergici dei suoi componenti bioattivi. La lavanda, in particolare, espleta la sua azione calmante, mentre la menta agisce sulle prestazioni mentali e sui livelli di concentrazione. Tra le altre cose, la tisana vanta un’azione carminativa, contrastando il gonfiore addominale.

La preparazione di questa variante è molto simile a quella vista sopra: si porta ad ebollizione un pentolino d’acqua, si spegne il fuoco e si aggiunge un cucchiaino di lavanda e 5 o 6 foglie di menta essiccata (o fresca), quindi si lascia in infusione circa 10 minuti prima di filtrare e bere.

3 Lavanda, biancospino e passiflora

La combinazione, in infusione, di queste 3 piante genera un’ottima tisana rilassante. I principi attivi costituenti agiscono sul rilassamento psico-fisico, favorendo il benessere mentale e il riposo notturno. La preparazione, anche in questo caso, è piuttosto semplice. Le foglie essiccate di passiflora e fiori essiccati di lavanda e biancospino (un cucchiaino per ciascun rimedio) vengono aggiunti all’acqua bollente e lasciati in infusione 10 minuti circa. Dopo è possibile filtrare e consumare la tisana.

4 Alloro, rosmarino e lavanda

Grazie alla sinergia dei suoi componenti, questa tisana vanta proprietà digestive e carminative. Per una tisana monodose (circa 250/300 ml), si consiglia di bollire per 2 o 3 minuti un cucchiaino di foglie di rosmarino e 3 o 4 foglie di alloro, dopodiché si spegne il fuoco e si aggiunge anche un cucchiaino di fiori di lavanda, quindi si lascia in infusione altri 8-10 minuti prima di filtrare e bere.

Scopri altre idee per fare una tisana di alloro e una tisana di rosmarino.

5 Tiglio e lavanda

Grazie all’aggiunta del tiglio, questa tisana risulta potenziata nei suoi (blandi) effetti sedativi e antispasmodici. Per la preparazione, occorrono 300 ml di acqua, un cucchiaino di fiori di lavanda essiccati e un cucchiaino di fiori e foglie essiccati di tiglio. Si procede ancora una volta ponendo un cucchiaino di ogni pianta in infusione in acqua calda per circa 10-12 minuti, prima di filtrare e bere l’infuso ancora caldo.

Come raccogliere e conservare i fiori di lavanda per fare tisane

Per la preparazione della tisana di lavanda è possibile optare sia per l’acquisto dei fiori già essiccati in erboristeria, sia per la coltivazione casalinga della pianta, da cui si andranno poi ad estrarre i fiori. In quest’ultimo caso è importante lasciarla fiorire, procedendo al taglio dei fiori nel periodo estivo (giugno e luglio) e nelle prime ore del giorno. Questi espedienti temporali permettono di ottenere fiori ricchi di componenti bioattivi.

È preferibile effettuare il taglio degli steli a circa 10 cm dalla base, con forbici ben affilate che non danneggino la struttura della pianta. È possibile, a questo punto, essiccare le foglie di lavanda e i suoi fiori, creando dei piccoli mazzetti da appendere in un luogo ventilato e non soleggiato. Il periodo di essiccazione, in genere, dura pochi giorni (3-6). Una volta essiccati, i fiori possono essere separati dai rametti e riposti in contenitori di vetro a chiusura ermetica, tenendo il tutto in un ambiente fresco e poco illuminato.

Bibliografia

  • [1] Lavender and the Nervous System – PMC (nih.gov)
  • [2] Effects of Lavender Tea on Fatigue, Depression, and Maternal-Infant Attachment in Sleep-Disturbed Postnatal Women – PubMed (nih.gov)
  • [3] Lavender Fragrance Essential Oil and the Quality of Sleep in Postpartum Women – PMC (nih.gov)
  • [4] The Effect of Lavender Aromatherapy on the Pain Severity of Primary Dysmenorrhea: A Triple-blind Randomized Clinical Trial – PMC (nih.gov)

Dott.ssa Gabriella Reggina

La Dott.ssa Gabriella Reggina è laureata in biologia presso l’Università Federico II di Napoli e ha proseguito gli studi post-laurea in materia di nutrizione e igiene degli alimenti. È iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi.

Leggi anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *