10 alimenti da evitare con l’ernia iatale
In caso di ernia iatale può essere utile eliminare dalla dieta alcuni cibi che aumentano il dolore e aggravano i sintomi. Vediamo allora quali sono 10 alimenti da evitare in caso di ernia iatale.
L’ernia iatale è una patologia dello stomaco caratterizzata dal passaggio di quest’ultimo dall’addome al torace attraverso un piccolo varco nel diaframma.
Questa condizione, che interessa più di metà della popolazione italiana, è contraddistinta da diversi gradi di gravità, che si collegano a sintomi più o meno fastidiosi. In particolare, i pazienti affetti da ernia iatale possono sperimentare forti bruciori di stomaco, episodi di reflusso acido e disturbi digestivi. Solo nei casi più gravi si associano a questo disturbo ulcere e sanguinamenti.
Le cause di questa patologia non sono del tutto note ed è considerata una patologia a eziologia multifattoriale. Tuttavia la dieta e il raggiungimento di un corretto peso corporeo giocando un grande ruolo nel miglioramento dei sintomi connessi alla patologia. L’obesità, infatti, è considerata uno dei principali fattori di rischio ed è pertanto necessario correggere questo primo aspetto quando i sintomi dell’ernia iatale iniziano a farsi sentire.
Generalmente non tutti i pazienti con ernia iatale sperimentano sintomi, infatti, la diagnosi è talvolta casuale e segue accertamenti medici richiesti per altre cause. L’ernia iatale viene diagnosticata tramite esami radiografici, tomografia computerizzata (TAC) o esofagogastroduodenoscopia.
Il trattamento dell’ernia iatale prevede trattamenti farmacologici o l’asportazione chirurgica della stessa, quando ritenuto necessario. Sottovalutare i sintomi può portare a un aggravamento delle condizioni e a ulcerazioni.
Ernia iatale e dieta: consigli generali
Il ruolo dell’alimentazione in caso di ernia iatale è quello di limitare l’iperacidità gastrica e favorire lo svuotamento dello stomaco, al fine di ridurre i sintomi di reflusso e acidità che accompagnano molti pazienti. In linea generale è buona norma seguire delle piccole regole come:
- Fare pasti non eccessivamente abbondanti;
- Mangiate lentamente e masticate bene;
- Inserire uno spuntino tra un pasto principale e il successivo;
- Non coricarsi dopo aver mangiato per almeno 2 ore e mantenere la testa sollevata dal letto mentre si dorme.
Inoltre è consigliabile limitare tutti quegli alimenti che potrebbero rallentare lo svuotamento gastrico e/o irritare la mucosa del tratto gastroesofageo, peggiorando di conseguenza i sintomi. Vediamo insieme i 10 alimenti più nocivi in tal senso.
10 alimenti da evitare con l’ernia iatale
1 Agrumi
Gli agrumi come arance, limoni o pompelmi e il succo di arancia o di limone sarebbero da evitare in caso di ernia iatale sintomatica. L’acidità di questi frutti può aumentare l’acidità gastrica e peggiorare la sintomatologia associata al reflusso acido e al bruciore di stomaco.
2 Caffè
La caffeina è una sostanza irritante per la mucosa del tratto gastroesofageo che in pazienti con reflusso risulta già infiammato. L’utilizzo di caffè andrebbe quindi evitato onde evitare un peggioramento dell’infiammazione della mucosa. Discorso simile anche per la teina e le bevande che la contengono (tra i vari tipi di tè, quello nero è quello a maggior contenuto di caffeina, mentre il tè bianco è quello che ne contiene meno).
3 Fritture
In caso di ernia iatale è bene prediligere cotture semplici, come quella al vapore, al forno o alla piastra, mentre è bene evitare cotture con un’elevata quantità di grassi, come le fritture. I grassi, infatti, tendono a rallentare la digestione e contribuiscono a peggiorare i sintomi dell’ernia iatale.
4 Burro
Il burro è un alimento ricco di grassi saturi, che può portare a un rallentamento della digestione e dello svuotamento dello stomaco. La prolungata permanenza del cibo nello stomaco stimola una maggior produzione di acido da parte dello stomaco stesso e un conseguente peggioramento dei sintomi legati all’ernia iatale.
5 Panna
Allo stesso modo del burro, anche la panna è un alimento ricco di grassi saturi che può rallentare lo svuotamento gastrico e aumentare la produzione di acidi. Attenzione quindi alla panna e a tutti quei cibi che la possono contenere come alcuni dolci o alcuni primi piatti!
6 Insaccati
Gli insaccati, soprattutto quelli provenienti da carni di maiale e molto grassi come lardo, pancetta e salame sono altri alimenti pieni di grassi saturi. Ancora una volta il consumo di questi alimenti, che spesso vengono aggiunti al condimento dei cibi o utilizzati come aperitivi, rallentano il processo digestivo e causano una riacutizzazione dei sintomi legati all’ernia iatale.
7 Pomodoro
Tra gli alimenti da evitare con l’ernia iatale troviamo anche il pomodoro. Questo, infatti, è un altro ortaggio acido, in grado di infiammare la mucosa gastroesofagea e peggiorare l’infiammazione già presente.
8 Cioccolato
Fin dagli anni 70 è riconosciuto che il cioccolato può diminuire il tono del LES (lo sfintere esofageo inferiore) è questa sua caratteristica lo rende controindicato in caso l’ernia iatale si accompagni a reflusso acido.
9 Bevande calde
Le bevande eccessivamente calde possono peggiorare le lesioni già presenti sulle pareti dello stomaco o dell’intestino e andrebbero evitate in caso di ernia iatale asintomatica. Da favorire invece le bevande tiepide o a temperatura ambiente.
10 Alcolici
Gli alcolici rappresentano un vero problema in caso di ernia iatale e reflusso gastroesofageo. Anch’essi, come altri alimenti appena visti, possono influenzare il tono del LES e peggiorare i sintomi.
Conclusione
In caso abbiate un ernia iatale e sperimentiate sintomi come il reflusso gastroesofageo, l’acidità di stomaco e problemi digestivi il nostro consiglio è quello di rivolgervi al vostro medico di fiducia e nel contempo attuare dei sani cambiamenti nel vostro stile di vita.
Partite dal cambiamento delle vostre abitudini: rallentate! Mangiate più lentamente, godetevi i pasti, curate di più gli orari di tutti i vostri spuntini e soprattutto fate attenzione ad alcuni cibi, così deleteri per le pareti del nostro esofago già infiammato o in grado di influenzare (negativamente, si intende!) il tempo di permanenza dei cibi nell’esofago. Con opportuni cambi nello stile di vita e un supporto medico accurato è possibile gestire i sintomi più fastidiosi di questa patologia.
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Mi è stata diagnosticata dopo una gastroscopia un ernia iatale di 3 cm, sono finita in p.s con sintomi da infarto ma era epigastralgia. Sto prendendo pantoprazolo da 40mg alla mattina prima di colazione, niente altro. Sono stata visitata da una gastroenterologa che non mi ha dato indicazioni su cosa non devo o posso mangiare. Spesso soffro di dolori di stomaco e raucedine, insomma a livello di cura….nulla, cosa posso fare ? Grazie