Lievito di birra, il fungo che fa bene: ecco proprietà, benefici e controindicazioni

Comunemente noto e usato per la preparazione di pizze, focacce o torte dolci e salate, il lievito di birra ha in realtà molto altro da offrirci, rappresentando un vero e proprio integratore naturale che apporta benefici a cuore, intestino, fegato, pelle e capelli. Scopriamo insieme il perché.

Il lievito di birra è il prodotto della coltivazione e fermentazione su uno strato di malto di un microrganismo, il Saccharomyces Cerevisiae, un fungo utilizzato fin dall’antichità per la produzione della birra artigianale.

Compresse di lievito di birra sopra un tavolo

In commercio si presenta sotto forma di prodotto “fresco”, come il classico panetto reperibile nei supermercati, o “secco”, in polvere, scaglie, compresse o capsule, in forma deattivata o attiva.

Lievito di birra come integratore

In questo articolo ci occuperemo della forma secca (gli integratori al lievito di birra) e faremo riferimento ad essa che, una volta disidratata, conserva tutte le sue proprietà nutritive e benefiche, perdendo solo la capacità fermentativa (responsabile di far lievitare, per l’appunto, gli impasti di pane e pizze, ad esempio), al contrario della forma fresca che non funge da integratore poiché, se consumata così tal quale, verrebbe distrutta dagli acidi dello stomaco, oltre a poter dare fastidiosi effetti collaterali, soprattutto gonfiori addominali e meteorismo.

Il lievito di birra rappresenta uno scrigno di nutrienti: è ricco di minerali, tra cui spiccano ferro, potassio e fosforo, e di vitamine, in special modo quelle del gruppo B, famiglia di vitamine capaci di trasformare carboidrati, proteine e lipidi in energia; inoltre, è composto per il 50-60% circa da proteine con un ottimo profilo aminoacidico, comprendendo diversi aminoacidi essenziali, così definiti perché l’organismo non può produrli autonomamente, ma possono solo essere introdotti attraverso l’alimentazione, mentre la “famiglia” dei carboidrati è largamente composta da beta-glucani, polisaccaridi coinvolti nelle difese immunitarie e nella vitalità di cuore e apparato circolatorio.

Queste caratteristiche nutrizionali conferiscono, dunque, al lievito di birra proprietà benefiche che interessano vari distretti dell’organismo: vediamo nello specifico quali siano e perché esso possa essere assurto a integratore alimentare quando necessario, ricordando sempre che, come per qualunque altro integratore, esso non va inteso come sostituto assoluto di una sana, varia e corretta alimentazione e che prima dell’uso è sempre bene chiedere il parere del proprio medico.

Integratori al lievito di birra: proprietà e benefici

Integrare per un certo periodo il lievito di birra secco nella propria routine può essere un toccasana per migliorare il funzionamento di vari organi e annessi tissutali. Analizziamo tutti i benefici dati dalla sua assunzione.

✓ Riduce il rischio di patologie aterosclerotiche

Il lievito di birra è un’ottima fonte di beta-glucani, polisaccaridi dotati di una certa flessibilità ma di una minima digeribilità. Arrivando quasi inalterati nell’intestino, essi hanno azione chelante nei confronti sia del colesterolo, sia del glucosio alimentare, rendendoli meno disponibili all’assorbimento ematico e favorendone l’eliminazione tramite evacuazione. In cosa si traduce tutto questo? In una riduzione del colesterolo (azione ipocolesterolemizzante) e degli zuccheri (azione ipoglicemizzante) presenti nel sangue, primi responsabili di eventuali disturbi a carico dell’apparato cardiocircolatorio.

✓ Rafforza il sistema immunitario

La presenza di beta-glucani dona al lievito di birro un’importante funzione aggiuntiva, cioè quella di stimolare una maggiore risposta immunitaria. Ciò è possibile perché i beta-glucani sono riconosciuti da specifici recettori presenti su neutrofili, macrofagi e cellule dendritiche; sembra che tale riconoscimento serva proprio a spronare e coordinare meglio la risposta immunitaria adattativa.

✓ Combatte anemia e astenia

Il lievito di birra è un’ottima fonte di vitamina B9, o acido folico, e di ferro, elementi fondamentali per l’organismo poiché la prima partecipa attivamente alla produzione dei globuli rossi, mentre il secondo è necessario per la produzione di emoglobina. La loro carenza provoca l’insorgenza di anemia più o meno grave, pertanto l’integrazione con lievito di birra ci dà un valido aiuto nel contrastarla o nel curarla. Ci si sente stanchi, spossati, con poco tono muscolare? Le vitamine B1 e B6 contenute nel lievito di birra aiutano a ritrovare la giusta carica muscolare e a debellare l’affaticamento, migliorando la trasmissione degli impulsi nervosi.

✓ Alleato di intestino e fegato

Il lievito di birra svolge una funzione probiotica, contribuisce a riequilibrare la flora batterica e migliora la digestione, grazie anche alla vitamina B3. Esso rappresenta un buon rimedio in caso di stitichezza e gonfiori addominali, giacché facilita e regola il transito intestinale e il numero di evacuazioni. Inoltre, per la sua ricchezza di vitamine, oligoelementi e Sali minerali, è particolarmente indicato per “depurare” il fegato e migliorarne la corretta funzionalità.

✓ Completo per gli sportivi

Le caratteristiche nutrizionali proprie del lievito di birra lo rendono particolarmente adatto a chi pratica sport con una certa regolarità. Esso assicura energia derivante dall’azione delle vitamine B che agiscono sul metabolismo dei macronutrienti; rafforza le strutture muscolo-scheletriche, grazie alla presenza della lisina; gli oligoelementi hanno una forte azione antiossidante, fondamentale per contrastare lo stress ossidativo dato dall’attività fisica costante e/o agonistica (König D et al. (1999) Wien Med Wochenschr.; 149(1):13-18); infine, i Sali minerali riequilibrano quelli persi attraverso la sudorazione.

✓ Fortifica e migliora unghie, capelli e pelle

L’uso del lievito di birra è apprezzato anche per migliorare l’aspetto della pelle e degli annessi cutanei quali unghie e capelli, oltre che per fortificarli. La lisina, un amminoacido essenziale presente nell’integratore e costituente di cheratina, collagene ed elastina, aiuta, infatti, a cicatrizzare più rapidamente le ferite cutanee, a migliorare la durezza delle unghie fragili che tendono a spezzarsi e a rallentare la caduta di capelli, naturalmente qualora la causa sia di natura carenziale e non genetica. Non dimentichiamo che il lievito di birra sia un piccolo concentrato di zinco, selenio, rame e vitamine del gruppo B, inclusa la biotina: la loro azione sinergica aiuta a riequilibrare l’eccesso di sebo da epidermide e cuoio capelluto, a ristrutturare e donare lucentezza alla capigliatura, a fortificare il letto ungueale e la crescita delle unghie.

Come usare gli integratori al lievito di birra

Il lievito di birra migliore da utilizzare come integratore alimentare è quello secco e non attivo e può essere disponibile sottoforma di polvere, scaglie, fiocchi oppure compresse. La dose da seguire è quella indicata sulle confezioni, si consiglia magari di iniziare in maniera graduale, ponendo attenzione alle risposte date dal proprio organismo, fino a raggiungere poi il dosaggio riportato.

Si consiglia di usare il prodotto per almeno due settimane e fino a due mesi, per poi sospendere ed eventualmente riprendere a distanza di circa 6 mesi, meglio se in concomitanza con i cambi di stagione. Si possono assumere una o due compresse al mattino, un quarto d’ora prima di colazione ad esempio, accompagnate da un bicchiere abbondante di acqua, oppure prima degli altri pasti principali. La formulazione in compresse può essere la scelta migliore per chi preferisce non modificare il sapore di ciò che mangia o beve e per chi non ha particolari problemi di deglutizione.

Le polveri, le scaglie o i fiocchi possono invece essere cosparsi sulle insalate o aggiunti alle zuppe, alle minestre, ai legumi, sempre a fine cottura e mai quando il piatto è bollente, poiché il calore eccessivo ne può deteriorare i principi attivi: la presenza del lievito di birra cambierà leggermente il sapore della pietanza, ma permetterà pure di limitare il consumo di sale per i condimenti. Inoltre, le scaglie o i fiocchi possono essere utilizzati in sostituzione del formaggio. Anche la colazione o lo spuntino possono rappresentare un buon momento per usare questo potente integratore: basterà aggiungerlo al latte non troppo caldo oppure allo yogurt. In generale, per questa tipologia di prodotti, si consiglia di non superare gli 7-10 grammi al giorno.

Lievito di birra: controindicazioni e interazioni

Essendo un prodotto del tutto naturale, il lievito di birra non è di per sé dannoso o pericoloso. Ciononostante, vi sono alcune possibili controindicazioni del lievito di birra a cui è bene prestare attenzione.

Naturalmente va escluso se vi siano intolleranze verso il prodotto, poiché anche quantità ridotte potrebbero arrecare fastidi. È da evitare, poi, se vi siano infezioni frequenti o in atto da lieviti o funghi, come la candidosi o la micosi, se si soffre di gotta o di insufficienza renale per l’alto contenuto di purine, oppure di colite, di pancia gonfia, di morbo di Crohn e di emicranie frequenti, mentre caso di gravidanza e allattamento si consiglia di chiedere parere al proprio medico.

Il lievito di birra può interagire con alcuni farmaci, pertanto se ne sconsiglia l’uso qualora si assumano farmaci antidepressivi e narcotici, per la presenza di tiramina. Un uso eccessivo di lievito di birra, che va ben oltre le dosi raccomandate, può comportare effetti collaterali quali gonfiori addominali, nausea, problemi gastrici e digestivi.

Lievito di birra: prezzo e vendita

Gli integratori di lievito di birra sono reperibili presso farmacie ed erboristerie, negozi di prodotti biologici oppure on line. Prima di ogni acquisto, è importante leggere bene le etichette e scegliere solo i prodotti senza l’aggiunta di additivi o eccipienti. Assicuratevi che le confezioni, che siano bottigliette o bustine, siano scure e non trasparenti: la luce potrebbe ossidare il prodotto e non assicurarne l’efficacia. Esistono poi formulazioni contenenti lievito di birra unito ad altri ingredienti, come ad esempio negli integratori per rinforzare unghie e capelli.

I prezzi sono variabili: si parte dai 2 euro fino anche a superare i 10 euro per la formulazione in compresse, mentre polveri e scaglie hanno generalmente un costo di partenza di circa 5 euro.

Avete mai usato il lievito di birra come integratore? Se sì, quale motivo vi ha spinti a farlo? Che benefici avete riscontrato? Raccontateci e condividete con noi le vostre esperienze!

Dott.ssa Caterina Perfetto

Biologa nutrizionista, laureata in Scienze Biologiche presso l’Università Federico II di Napoli, perfezionata in Igiene Alimentare, Nutrizione e Benessere.

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3 commenti

  1. SONO ANNI CHE LO USO , HO COMINCIATO PER LA CADUTA DEI CAPELLI , POI HO CONTINUATO PER IL BENEFICIO CHE DA A DIVERSE COSE . ………E LO DO A I MIE GATTI E CANE ,

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