Melatonina, antiossidante e utile per dormire bene: cos’è, effetti, utilizzo e controindicazioni
La melatonina è un ormone prodotto nel nostro corpo e conosciuta soprattutto per il trattamento dell’insonnia e per l’assenza di effetti collaterali gravi.
- Cos’è la melatonina
- Melatonina: proprietà e benefici
- Melatonina: dove si trova
- Come si usa la melatonina
- Prendere melatonina ogni sera è sicuro?
- Melatonina e bambini: funziona? È sicura?
- Controindicazioni della melatonina
- Dove si compra la melatonina
La melatonina è un ormone prodotto dal nostro corpo e fu scoperta per la prima volta nel 1958, quando Aaron Lerner la isolò da una ghiandola pineale di origine bovina.
Tale sostanza, che viene prodotta principalmente dalla nostra ghiandola pineale a partire dall’amminoacido triptofano, è presente in diversi distretti corporei e la sua concentrazione a livello del nostro intestino risulta essere tangibilmente superiore alla concentrazione ematica.
I benefici della melatonina dipendono in parte dall’interazione tra questo ormone e i suoi recettori e in parte risultano invece indipendenti dal recettore stesso. Grazie a queste numerose funzioni la melatonina trova numerose applicazioni in medicina.
Cos’è la melatonina
Come anticipato la melatonina è un ormone prodotto principalmente dalla nostra ghiandola pineale a partire dall’amminoacido triptofano: innanzitutto tale amminoacido viene trasformato in serotonina e successivamente questo ormone viene convertito in melatonina, attraverso delle reazioni enzimatiche a cui partecipano principalmente due enzimi presenti nella ghiandola pineale.
Una corretta produzione di melatonina dipende dalla presenza di normali condizioni di luce e buio. In particolare, infatti, la luce segnala al nostro corpo di interrompere la formazione di questa sostanza; viceversa il buio ne stimola la secrezione. Generalmente il rilascio di questa molecola nell’uomo inizia subito dopo il tramonto e raggiunge l’apice durante la notte. Infatti è molto nota la correlazione melatonina e insonnia, condizione di cui moltissimi italiani soffrono.
La melatonina non si trova solo all’interno della ghiandola pineale, ma la ritroviamo in numerosi distretti corporei: la retina, il midollo osseo, la pelle, le piastrine, i globuli bianchi e soprattutto il tratto gastrointestinale. Si stima infatti che la concentrazione di melatonina a livello gastrointestinale sia 400 volte superiore a quella nella ghiandola pineale stessa.
Come abbiamo anticipato gli effetti della melatonina sono molteplici: nel prossimo paragrafo le approfondiremo più dettagliatamente. Tra le funzioni principali possiamo citare la regolazione dei ritmi circadiani e del sonno, la prevenzione oncologica e la protezione dallo stress ossidativo.
Melatonina: proprietà e benefici
Riassumendo quanto detto finora, possiamo sintetizzare che la melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale e poi riversato in circolo così da poter raggiungere gli organi bersaglio, dove la melatonina potrà espletare la sua funzione. Tale funzione può dipendere dall’interazione della melatonina con il suo recettore (presente nell’organo bersaglio) o essere indipendente dal recettore. Tra le funzioni dipendenti dal recettore troviamo la regolazione dei ritmi circadiani, del sonno e la funzione di prevenzione antitumorale; tra quelle indipendenti la funzione antiossidante. Vediamole ora nel dettaglio.
✓ Regolazione dei ritmi circadiani e del sonno
La melatonina è efficace nella regolazione dei ritmi circadiani, come il ritmo sonno-veglia o i cicli di temperatura corporea. Viceversa la carenza di melatonina può essere associata a disturbi di questi ritmi, che influenzano negativamente il nostro stato di salute. Nei bambini, per esempio, la disregolzione dei ritmi circadiani è associata a problematiche dell’umore, del comportamento e dello sviluppo, compreso quello neurologico.
In particolare è risaputo da moltissimo tempo che la melatonina è identificata come un importante regolatore fisiologico del sonno: la propensione al sonno infatti, si verifica solitamente 2 ore dopo l’inizio della produzione di melatonina.
In alcuni casi, come nell’invecchiamento, in presenza di alcune malattie come la neuropatia diabetica o alcune neoplasie, in caso di Alzheimer e durante la terapia farmacologica con alcuni farmaci come i beta-bloccanti e gli antinfiammatori non steroidei, la produzione di questo importante ormone è ridotta in misura più o meno marcata, a seconda dei casi.
L’integrazione con melatonina migliora la situazione in quanto essa agisce come segnale di oscurità per diversi organi, compreso il sistema nervoso centrale e pertanto può essere utilizzata anche in assenza di luce, come per gli individui completamente ciechi, o per coloro che soffrono di altri disturbi del ritmo circadiano di sonno-veglia, come nel caso di jet lag o di turni di lavoro notturni. La melatonina, infatti, anticipa efficacemente l’orario di inizio del sonno ed è utilizzata per lo sfasamento a seguito di lunghi voli in individui sani, nonostante non sia approvata per questa indicazione [1].
✓ Fertilità e riproduzione umana
La melatonina sembra essere coinvolta anche nelle prime fasi di sviluppo fetale e ha effetti diretti sulla placenta nel primo trimestre di gravidanza. Inoltre, in alcuni studi, la melatonina sembra aver stimolato la produzione di beta HCG, portandola a concentrazioni ottimali per la gravidanza. In particolare si riporta anche che in uno studio condotto su 61 donne sottoposte a cicli di fecondazione medicalmente assistita si è rilevato che i livelli di melatonina a livello follicolare erano direttamente collegati ai marcatori di riserva ovarica e all’esito della fecondazione stessa. Questo risultato, secondo gli autori, supporta l’ipotesi che la melatonina svolga un’azione di supporto sulla progressione del ciclo ovarico [2].
Inoltre, la melatonina somministrata giornalmente nella quantità di 3 g ha permesso di ridurre lo stress ossidativo intra-follicolare, migliorando così ulteriormente i tassi di fecondazione.
✓ Salute cardiovascolare
La melatonina ha dimostrato di essere coinvolta nella regolazione della pressione sanguigna e, di conseguenza, nella salute cardiovascolare. In particolare diversi studi hanno riportato che la melatonina esercita effetti particolarmente positivi sui danni dovuti all’ischemia, sull’ipertensione polmonare, sulle malattie delle valvole cardiache, sulle malattie vascolari e sui parametri del metabolismo lipidico [3].
Per esempio è stato dimostrato che l’integrazione con melatonina ha permesso di ridurre l’estensione e il numero delle placche aterosclerotiche, oltre a migliorare le condizioni di dislipidemia nei pazienti con statosi epatica non alcolica: un trattamento per 14 mesi con 10 g di melatonina al giorno ha mostrato una netta riduzione dei valori di trigliceridi e di colesterolo LDL (il colesterolo cattivo).
✓ Funzione antiossidante
La funzione antiossidante della melatonina protegge il cervello e anche il tratto gastrointestinale da eventuali ulcerazioni. La melatonina infatti è in grado di interagire con i radicali liberi dell’ossigeno (ROS) e dell’azoto (NOS), neutralizzandoli. Paragonata ad altri antiossidanti come la vitamina C e la vitamina E, la melatonina risulta essere molto più efficace sia in vitro e sia in vivo. Infatti, grazie alla sua azione a cascata si è dimostrato che una molecola di melatonina è in grado di eliminare circa 10 molecole di ROS, rispetto ad altri antiossidanti che ne possono eliminare una.
Il vantaggio della melatonina come antiossidante risiede anche nel fatto che tutti gli individui sono in grado di produrla da soli, a differenza delle altre molecole citate, che devono venire introdotte con la dieta, e la sua produzione è inducibile, ovvero può aumentare in condizioni di aumentato bisogno [4].
✓ Funzione immunitaria
La melatonina ha mostrato benefici per quanto riguarda la risposta immunitaria negli animali e nell’uomo. Le stesse azioni antiossidanti della melatonina, infatti, permettono una stimolazione immunitaria e facilitano la diminuzione della risposta infiammatoria [5].
Moltissimi studi sia in vitro e sia in vivo hanno dimostrato che la melatonina possiede una capacità immunomodulatoria: essa regola la risposta immunitaria innata e specifica grazie alla regolazione della proliferazione delle cellule del sistema immunitario e alla secrezione di mediatori del sistema immunitario. Per tale motivo essa risulta una molecola ad azione antivirale, antibiotica e antiparassitaria [6].
✓ Attività di prevenzione oncologica
Un gran numero di studi ha dimostrato un effetto anticancro della melatonina grazie al suo coinvolgimento in molteplici reazioni. Tale effetto non è sempre associato alla sua azione antiossidante, ma talvolta produce tale effetto aumentando lo stress ossidativo oppure grazie a un effetto anti-apoptotico o pre-apoptotico, grazie al quale stimola la morte di cellule tumorali in molti tipi di cancro, come i tumori gastrici e cervicali [7].
Dove si trova la melatonina negli alimenti
Oltre ad essere prodotta dal nostro corpo, la melatonina si trova anche in alcuni alimenti di origine vegetale quali ad esempio le banane, l’uva, le ciliegie, l’ananas, le arance, l’orzo, l’olio di oliva ed il riso. La melatonina, tuttavia, trova il suo principale utilizzo attraverso specifici integratori. Vediamo ora come usarli.
Come usare gli integratori di melatonina
Quando viene utilizzato un integratore di melatonina i tempi e le dosi risultano fondamentali per determinare l’efficacia del trattamento. Per quanto riguarda il dosaggio, per esempio, avremo bisogno di un quantitativo minore in caso di insonnia e di un quantitativo più abbondante laddove la volessimo utilizzare per la sua funzione antiossidante. In quest’ultimo caso, inoltre, non risulterà importante il momento dell’assunzione nell’arco della giornata; quando invece vogliamo migliorare i ritmi circadiani faremo attenzione ad assumere la melatonina dopo cena, un paio di ore prima di coricarci per la notte [8].
Come avrete già potuto notare nel paragrafo relativo ai benefici, i dosaggi utilizzati possono variare molto:
- Insonnia: in caso di insonnia e di disturbi del ritmo circadiano dovuti, per esempio al jet leg, vengono consigliati dosaggi compresi tra 0,3 mg e 3-5 mg;
- Come antiossidante: il dosaggio di 3 mg sembra avere già un effetto antiossidante ed è stato utilizzato per migliorare i tassi di fertilità e migliorare lo stress ossidativo a livello follicolare;
- Benessere cardiovascolare: in caso di problematiche cardiovascolari il dosaggio può essere significativamente più elevato, fino a 10 mg al giorno.
L’integrazione può avvenire attraverso i prodotti diffusamente presenti in commercio: generalmente si trova in forma di compresse, ma è possibile reperirla anche in gocce, un formato più pratico nell’insonnia dei bambini.
Prendere melatonina ogni sera è sicuro? Provoca assuefazione?
Diversi studi sono stati eseguiti per confermare la sicurezza dell’integrazione di melatonina. L’utilizzo di integratori di melatonina si è dimostrato sicuro sia sugli animali, sia sull’uomo, per brevi periodi, anche in dosi elevate. L’utilizzo cronico di queste sostanze non ha mostrato capacità di assuefazione e gli effetti indesiderati sono stati paragonabili al placebo o molto leggeri come vertigini, mal di testa, nausea e sonnolenza.
Non ci sono ancora dati per quanto riguarda le donne in gravidanza o in allattamento, a cui si sconsiglia l’assunzione di melatonina esogena.
Melatonina e bambini: funziona? È sicura?
È possibile, e in alcuni casi consigliabile, utilizzare la melatonina nei bambini. Esistono infatti diversi studi in cui l’integrazione di questa sostanza è stata utilizzata per migliorare il sonno nei pazienti pediatrici, concludendo che la melatonina risulta sicura ed efficace sia nei disturbi del sonno primari, sia nei disturbi del sonno associati ad altre condizioni neurologiche, come il deficit di attenzione o l’iperattività [9].
È importante, però, sottolineare che i livelli di melatonina variano in base all’età: i bambini fino ai 3 mesi di vita ne producono quantità molto piccole e solo dal 3° anno di vita si assisterà a una regolarizzazione del ritmo sonno-veglia. Risulta dunque fondamentale rivolgersi a uno specialista e affidarsi ai suoi consigli relativamente all’integrazione di qualsiasi sostanza, compresa la melatonina.
Melatonina: controindicazioni, avvertenze e rischi
Gli integratori di melatonina vengono utilizzati principalmente per migliorare il sonno e la loro assunzione può pertanto risultare cronica. Nonostante si sappia che l’integrazione con la melatonina non causi assuefazione, è possibile che un’assunzione cronica porti a sonnolenza anche diurna (specialmente quando usiamo integratori di melatonina “a lento rilascio”), oltre a cefalea e vertigini. Queste sono quindi le principali controindicazioni della melatonina: nel caso si verifichino le condizioni suddette vi consigliamo di sospenderne l’integrazione e rivolgervi al vostro specialista di riferimento.
Esistono anche effetti collaterali meno comuni tra cui citiamo: depressione di breve durata, tremore lieve, ansia, crampi addominali, irritabilità, riduzione dell’attenzione, confusione, disorientamento e ipotensione.
Vi suggeriamo inoltre di fare attenzione ad assumere la melatonina se siete già in terapia con altri farmaci e in ogni caso di chiedere sempre un consiglio al vostro medico curante. La melatonina infatti può interagire con i seguenti farmaci: anticoagulanti, antiepilettici, antipertensivi, sedativi, contraccettivi, immunosoppressori, antidepressivi e i farmaci per il diabete.
Infine è importante segnalare che ci sono evidenze controverse in caso di malattie autoimmuni: esistono alcuni studi che hanno collegato la melatonina (sia esogena e sia endogena) nello sviluppo di alcune malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla. In questi casi, nonostante non esistano delle evidenze conclusive, l’utilizzo di melatonina risulta sconsigliato [6].
Dove si compra la melatonina
Come abbiamo visto sopra, la melatonina si trova in commercio generalmente sottoforma di compresse o gocce. La possiamo comprare in farmacia, in erboristeria o nei negozi specializzati online. I dosaggi, come abbiamo visto, possono variare in base all’utilizzo che ne vogliamo fare. Generalmente, tuttavia, la melatonina viene usata per dormire bene e spesso la troviamo negli integratori abbinata ad altri principi attivi utili a contrastare l’insonnia come la valeriana, l’escolzia o la passiflora. In ogni caso, per una scelta consapevole, vi consigliamo di farvi guidare da un professionista del campo.
Conclusioni
La melatonina è un integratore che risulta essere sicuro e privo di effetti collaterali gravi, anche se utilizzato per molto tempo. Essa viene adoperata soprattutto in caso di insonnia e per regolarizzare i ritmi sonno-veglia, che possono compromettere lo sviluppo fisico o neurologico e la nostra salute. Tuttavia può essere un buon alleato anche in caso di elevato stress ossidativo e in alcune tipologie di cancro, in associazione alle terapie farmacologiche indicate dagli specialisti.