Metabolismo basale: cos’è e come calcolarlo
Sentiamo spesso parlare di metabolismo basale, ma sappiamo cos’è? Vediamolo insieme.
- Fattori che influenzano il metabolismo basale
- Come si calcola il metabolismo basale
- Strumentazioni che misurano il metabolismo basale
Tecnicamente, il metabolismo basale è definito come la quantità di energia utilizzata dal corpo umano in condizioni di assoluto riposo ad una temperatura ambientale compresa fra i 20°C e i 27°C, a digiuno da 12 ore, in totale rilassamento fisico e psicologico.
Si tratta dunque dell’energia richiesta per svolgere le funzioni di base del nostro corpo, cioè per mantenere in vita i tessuti e respirare.
Se si vuole avere un’idea del metabolismo di un individuo bisogna anche considerare altre due componenti che concorrono a determinarlo: l’energia richiesta per l’assimilazione degli alimenti e il dispendio energetico dovuto all’attività fisica. Quest’ultimo dipende dal tipo e dalla frequenza delle attività fisiche che l’individuo svolge.
Fattori che influenzano il metabolismo basale
Il metabolismo basale è influenzato da vari fattori, quali: il peso corporeo, l’età, il sesso e la composizione corporea. Esaminiamoli uno alla volta:
1 Peso corporeo
A parità delle altre condizioni, maggiore è il peso corporeo, più alto è il metabolismo basale perché occorrerà più energia affinché l’organismo svolga le sue funzioni.
2 Età
Nei bambini il dispendio energetico (e quindi il metabolismo basale) è più elevato che negli adulti perché una parte di esso è dovuto alla sintesi dei nuovi tessuti per l’accrescimento. Per la maggior parte sono gli organi interni a contribuire al dispendio energetico del corpo, segue la massa muscolare ed infine la massa grassa. Per questo motivo, nell’adulto il metabolismo basale tende a diminuire perché si ha un progressivo aumento del grasso corporeo ed una riduzione della massa magra.
3 Genere
Solitamente gli uomini hanno un metabolismo basale più elevato rispetto alle donne per via della maggiore percentuale di massa magra.
4 Composizione corporea
Dal momento che il tessuto adiposo (cioè la massa grassa) è il tessuto che consuma meno energia, un individuo con una maggiore percentuale di massa grassa avrà un metabolismo basale più basso rispetto ad un altro, a parità delle altre condizioni.
5 Altri fattori
Altri fattori che condizionano il metabolismo basale sono: l’assunzione di farmaci, la temperatura ambientale e la temperatura corporea. Anche stati fisiologici particolari, quali la gravidanza e l’allattamento, lo influenzano.
Come si calcola il metabolismo basale?
Misurare il metabolismo basale è molto complicato perché, come abbiamo visto, dipende da molti fattori ed è estremamente soggettivo. Esistono però delle equazioni che sono utilizzate per fornirne una stima. Le più usate sono quelle di Harris e Benedict:
Calcolo delle calorie consumate in 24h
- Uomini = 66 + (13,7 x peso corporeo in kg) + (5 x statura in cm) – (6,8 x età)
- Donne = 655 + (9,6 x peso corporeo in kg) + (1,9 x statura in cm) – (4,7 x età)
Per maggiore comodità, potete usare dei calcolatori automatici che possono aiutarvi nel procedimento di calcolo del metabolismo basale. Esistono inoltre delle tabelle, elaborate a partire dalle equazioni di Schoefield e il suo team, che predicono il metabolismo basale per fasce d’età in base al peso corporeo.
Il metabolismo “totale” è determinato una volta stimato quello basale tenendo conto dei cosiddetti “Livelli di Attività Fisica” (LAF) di un individuo, cioè il dispendio energetico dovuto a tutte le attività che l’individuo svolge durante la giornata.
Strumentazioni che misurano il metabolismo basale
In realtà la valutazione del metabolismo basale richiede l’utilizzo di metodi complessi. Vediamone alcuni. I principali due sono la calorimetria diretta e quella indiretta. Entrambe si basano sulla misurazione del calore sviluppato dall’organismo partendo dal principio che l’energia consumata è dissipata sotto forma di calore e quindi, misurando quest’ultimo, si ha una misura del dispendio energetico.
In alternativa è possibile stimare il metabolismo basale misurando la frequenza cardiaca dell’individuo. Questo metodo si basa sul principio che il dispendio energetico richiede un certo utilizzo dell’ossigeno che a sua volta richiede un aumento della frequenza cardiaca.
Un altro strumento in grado di fornire una stima del metabolismo basale è il bioimpedenziometro, che attraverso la misurazione della composizione corporea fornisce la misurazione della quantità di massa magra del corpo e da questa calcola il dispendio energetico.