Steroli vegetali, utili contro il colesterolo alto: cosa sono, dove si trovano e controindicazioni
Steroli vegetali o fitosteroli: cosa sono e a cosa servono? Vediamo se e quando è utile assumerli sotto forma di integratore.
- Cosa sono gli steroli vegetali
- A cosa servono i fitosteroli
- Dove si trovano gli steroli vegetali
- Tabella: steroli vegetali negli alimenti
- Quanti steroli vegetali al giorno
- Integratori di steroli vegetali
- Le controindicazioni degli steroli vegetali
- Dove comprare integratori di fitosteroli
Sicuramente tutti abbiamo sentito parlare degli steroli vegetali o fitosteroli, soprattutto in relazione al loro effetto benefico sull’apparato cardiovascolare, ma vediamo di approfondire bene di cosa si tratta, se davvero sono utili per la nostra salute, dove possiamo trovarli e come assumerli.
Cosa sono gli steroli vegetali
Gli steroli vegetali sono dei composti chimici che si trovano nelle piante. Il loro nome deriva dalla loro struttura chimica, che è molto simile a quella del colesterolo. Il colesterolo si ritrova negli organismi animali, fra cui l’uomo, e non nelle piante, che contengono invece i fitosteroli, laddove sono un costituente fondamentale delle membrane cellulari. In pratica, quindi, i fitosteroli sono l’equivalente vegetale del colesterolo. Se ne conoscono almeno 250 tipi diversi, di cui i più comuni sono sitosterolo, campesterolo, stigmasterolo.
A cosa servono i fitosteroli
I fitosteroli nelle piante fanno parte delle membrane delle cellule, quindi sono componenti fondamentali dei vegetali. È ampiamente dimostrato che nell’uomo i fitosteroli hanno la capacità di diminuire i livelli di colesterolo plasmatico dal momento che, avendo una struttura chimica simile a quella del colesterolo, sembra siano capaci di inibire l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale poiché vengono assorbiti al posto del colesterolo, determinando quindi un’aumentata eliminazione dello stesso attraverso le feci e di conseguenza una sua riduzione nel circolo ematico.
Non si conosce ancora bene il reale meccanismo d’azione, ma molti dati scientifici suggeriscono che gli steroli vegetali siano in grado di ridurre abbastanza efficacemente i livelli ematici di colesterolo totale e colesterolo LDL (il colesterolo cattivo), senza tuttavia modificare il colesterolo HDL (il colesterolo buono).
Sembra, inoltre, che i fitosteroli abbiano un ruolo, seppur inferiore rispetto a quello svolto nei confronti del colesterolo, nella riduzione dei livelli di trigliceridi, solo però quando questi sono moderatamente alti.
Dove si trovano gli steroli vegetali negli alimenti
Come già detto, gli steroli vegetali sono contenuti nelle piante e noi umani non riusciamo a sintetizzarli, per questo motivo possiamo assumerli esclusivamente dagli alimenti di origine vegetale e, naturalmente, esistono alimenti che ne contengono più di altri. Ne sono particolarmente ricchi i semi e quindi gli oli vegetali che se ne ricavano, la frutta secca (fra cui pistacchi, noci, nocciole e mandorle), i legumi. Fra gli ortaggi, broccoli, cavoli e cavolfiori ne contengono discretamente, ed anche alcuni frutti. È facile, dunque, intuire come la dieta mediterranea fornisca un buon apporto di fitosteroli.
Fitosteroli negli alimenti: tabella pratica
Abbiamo appena detto che i fitosteroli, essendo chimicamente dei grassi, sono contenuti in maggior quantità nei semi e negli olii che se ne ricavano, ma anche nei legumi, negli ortaggi e in alcuni frutti. Vediamo più nel dettaglio quali sono i cibi che contengono più fitosteroli e in quali quantità.
Alimento | Contenuto di fitosteroli (mg/100 g) |
Semi di girasole | 534 |
Olio di mandorla | 266 |
Olio di oliva | 221 |
Pistacchi | 214 |
Olio di arachidi | 207 |
Soia | 161 |
Anacardi | 158 |
Piselli | 135 |
Fave secche | 124 |
Nocciole | 116 |
Mandorle | 114 |
Burro di arachidi | 102 |
Olio di semi di girasole | 100 |
Olio di cocco | 86 |
Zenzero | 83 |
Curcuma | 82 |
Ceci | 35 |
Barbabietola | 25 |
Cavolini di Bruxelles | 24 |
Cavolfiore | 18 |
Albicocche | 18 |
Banana | 16 |
Cipolla | 15 |
Cetriolo | 14 |
Fragola | 12 |
Zucca | 12 |
Lattuga | 10 |
Melone | 10 |
Peperone | 9 |
Melanzana | 7 |
Pomodoro | 7 |
Quanti steroli vegetali al giorno
Si stima che, seguendo una dieta equilibrata, attraverso gli alimenti si introducano in media dai 150 ai 450 mg di fitosteroli al giorno, quantità che potrebbe aumentare per chi segue un regime alimentare vegetariano, anche fino a 700 mg al giorno [1]. Studi scientifici dimostrano che un’assunzione di steroli vegetali compresa fra 1,5 e i 3 grammi al giorno sia in grado di abbassare la concentrazione ematica di colesterolo [2].
È stato inoltre dimostrato che tali molecole potrebbero avere anche effetti antiossidanti che contribuirebbero quindi agli effetti benefici sull’apparato cardiovascolare ed anche alla salute del microbiota intestinale favorendo la crescita delle specie batteriche benefiche [3,4].
In questo modo, i fitosteroli ci aiuterebbero a prevenire le malattie cardiovascolari agendo a diversi livelli: riducendo il rischio di aterosclerosi, riducendo lo stress ossidativo e migliorando l’assorbimento intestinale dei nutrienti grazie all’azione sul microbiota.
Integratori di steroli vegetali: quando e come usarli
Se si conduce una vita sana e dinamica e si segue una dieta varia ed equilibrata, le quantità di steroli vegetali che si assumono possono coprire il fabbisogno del nostro corpo, ma può accadere che questi presupposti vengano meno e che non si assumano adeguate quantità di questi composti oppure che si verifichi un eccesso nella concentrazione ematica di colesterolo. Solo su consiglio medico è possibile quindi assumere degli integratori di fitosteroli per curare il “colesterolo alto”.
Dal momento che si è visto che molti di noi conducono una dieta povera di fitosteroli, data la loro presenza esclusivamente nei cibi di origine vegetale, sono stati formulati degli alimenti addizionati con fitosteroli, quali yogurt o latte, che sono in grado di fornire la quantità di fitosteroli considerata ottimale per abbassare i livelli di colesterolo ematico, ma solo se assunti quotidianamente e con regolarità e nei corretti dosaggi.
Un’altra alternativa è assumere i fitosteroli sotto forma di capsule, che è possibile reperire in farmacie e parafarmacie. Solitamente gli integratori di fitosteroli vanno assunti una volta al giorno in prossimità di uno dei pasti principali. È necessario ricordare però, che l’utilizzo di integratori non prescinde da un’alimentazione varia e bilanciata e soprattutto che deve essere intrapreso sotto consiglio medico e non equivale all’utilizzo di un eventuale farmaco che il medico potrebbe prescrivere.
Le controindicazioni degli steroli vegetali
In seguito all’uso di integratori di fitosteroli sono stati osservati alcuni effetti collaterali, a carico dell’apparato gastrointestinale, come diarrea o stipsi e gonfiore addominale. Alcuni studi dimostrano inoltre che l’uso di fitosteroli potrebbe inibire l’assorbimento di carotenoidi e vitamine liposolubili [5].
Tra le controindicazioni all’uso c’è invece l’ipersensibilità individuale al principio attivo ed anche una patologia genetica, la fitosterolemia familiare, per cui chi ne è affetto, avendo un alterato assorbimento degli steroli a livello intestinale e una ridotta escrezione degli stessi, potrebbe accumulare steroli con conseguente aumento delle concentrazioni ematiche, cosa che, anziché ridurre il rischio cardiovascolare, lo aumenterebbe [6]. L’argomento è tuttora dibattuto, ma è necessario informarne il paziente.
Inoltre, l’uso di integratori di fitosteroli potrebbe potenziale l’effetto di eventuali farmaci ipocosterolemizzanti, come le statine, per cui chi già segua una terapia farmacologica deve consultare il proprio medico. Dal momento che alcuni fitosteroli hanno dimostrato avere azione ipoglicemizzante, anche chi segue una terapia per la cura del diabete dovrebbe fare attenzione all’utilizzo di integratori di steroli vegetali poiché potrebbero potenziare l’azione dei farmaci ipoglicemizzanti.
Disfunzioni tiroidee come ipotiroidismo ed ipertiroidismo possono alterare i livelli plasmatici di colesterolo ed alcuni farmaci utilizzati per la cura di patologie tiroidee possono di per sé agire anche sui livelli di colesterolo ematico. In tal caso i fitosteroli interferirebbero nel trattamento. Anche chi assume anticoagulanti orali deve chiedere consiglio al medico prima di assumere fitosteroli come integratori.
Integratori di fitosteroli: dove comprarli e quali scegliere
Se il medico consiglia di intraprendere l’uso di integratori di fitosteroli sarebbe consigliabile acquistarli in farmacia o parafarmacia, ma è possibile acquistarli anche online assicurandosi di farlo da negozi autorizzati. Se invece il medico consiglia l’utilizzo di alimenti fortificati, quali yogurt e latte, possiamo trovare questi prodotti nei supermercati e nei negozi di generi alimentari. In ogni caso è sempre meglio farsi consigliare dal medico o da un esperto di nutrizione ed evitare il “fai da te”.