Le albicocche fanno ingrassare o aiutano a dimagrire? Quante se ne possono mangiare?

Le albicocche sono gustosi e nutrienti frutti estivi di cui faremmo scorpacciate, ma se dobbiamo stare attenti alla nostra forma fisica, è naturale chiederci se fanno ingrassare e se quindi possiamo mangiarle con tanta spensieratezza.

Le albicocche sono tipici frutti estivi, che dal mese di giugno possiamo trovare nei mercati e che vedono la piena maturazione nel mese di luglio. Si tratta di frutti dalle notevoli proprietà nutrizionali e che oltre ad essere particolarmente buone, apportano tanti benefici alla nostra salute.

Albicocche sfuse sopra un piatto

Si tratta di frutti ricchi di sali minerali, vitamine e antiossidanti [1] e dal momento che sono anche particolarmente dolci, ci chiediamo se durante i due mesi dell’anno in cui possiamo acquistarli possiamo mangiarli tranquillamente per fare il pieno di questi preziosi nutrienti, oppure se dobbiamo stare attenti poiché potrebbero nuocere alla nostra forma fisica. Vediamo dunque se è vero che le albicocche fanno ingrassare o se, invece, possiamo consumarle senza troppi problemi.

Le albicocche fanno ingrassare? Si possono mangiare a dieta?

100 grammi di albicocche apportano circa 45 calorie, ciò significa che non sono molto caloriche, soprattutto se paragonate ad altri frutti estivi quali i fichi e l’uva. Contengono infatti l’86% d’acqua e il 2% di fibre, e questo le rende dei frutti a basso indice glicemico, che è una proprietà importante soprattutto quanto si parla di frutta.

La frutta, infatti, tende ad avere un alto contenuto di zuccheri, che rende alcuni tipi di frutti inadatti all’alimentazione di persone che hanno problemi nella gestione del glucosio. Non è così invece per le albicocche, che si prestano bene anche ad una dieta ipoglicemica.

Per questi motivi possiamo quindi affermare che le albicocche non fanno ingrassare, ma al contrario, possono essere inserite in un regime alimentare ipocalorico.

Oltre che avere oggettivamente un basso contenuto calorico, le albicocche possono essere d’aiuto nell’ambito di una dieta dimagrante proprio perché essendo ricche di acqua, contribuiscono a dare un senso di pienezza e perché il loro contenuto in fibre solubili agevola il transito intestinale e mitiga l’azione degli zuccheri sul metabolismo.

Inoltre, si tratta di frutti particolarmente ricchi di agenti antiossidanti, come il betacarotene, la vitamina C e la vitamina E che contribuiscono alla salute del sistema cardiovascolare e immunitario. I sali minerali, e in particolare il potassio e il ferro, aiutano a prevenire la sensazione di spossatezza che il fatto di seguire un regime ipocalorico potrebbe generare, integrando in modo naturale il fabbisogno di sali minerali. Non a caso poi, questi frutti arrivano nella stagione calda, quando la perdita di liquidi e minerali è più probabile. Infine, il consumo di albicocche aiuta a contrastare la ritenzione idrica, agendo positivamente sulla forma fisica.

Quante albicocche mangiare al giorno senza ingrassare

È naturale che qualunque cibo, anche il meno calorico, se assunto in quantità elevate, possa far prendere peso. Una porzione di albicocche corrisponde a circa 150 grammi e dal momento che si consigliano generalmente due o tre porzioni di frutta al giorno, una persona in salute e normopeso potrebbe mangiarne circa 300 grammi al giorno.

Se si segue una dieta dimagrante o comunque non si vuole correre il “rischio” di ingrassare, bisognerà quindi attestarsi su queste quantità e se non si hanno specifiche controindicazioni, le albicocche potranno essere consumate anche tutti i giorni, quando sono di stagione.

Possibili effetti collaterali delle albicocche, specialmente se assunte in quantità elevate, sono il rischio di diarrea, aumentate probabilità di avere calcoli renali per chi è un soggetto a rischio, ed, ovviamente, allergie individuali.

Per via delle loro proprietà remineralizzanti, le albicocche sono ottime come spuntino post allenamento e anche nelle merende previste durante la giornata, perché idratanti e revitalizzanti. Sebbene consumare la frutta ai pasti possa essere controindicato per chi abbia problemi nella gestione del glucosio, una piccola porzione di albicocche non farà danni, dato il loro basso indice glicemico.

Alcuni studi [2] dimostrano anzi un miglioramento della risposta glicemica post prandiale in seguito all’assunzione di albicocche ed altri frutti nella loro forma disidratata. Questi frutti possono quindi essere consumati sia come salutari spuntini, anche e soprattutto da chi vuole controllare il proprio peso, sia per concludere in modo dolce i pasti estivi.

Le albicocche secche fanno ingrassare di più?

Un modo alternativo con cui consumare le albicocche quando non le abbiamo a disposizione perché ad esempio non sono di stagione, è quello di mangiarle disidratate. È naturale pensare che le albicocche disidratate fanno ingrassare, perché come tutti i frutti essiccati, a parità di quantità, sono molto molto più caloriche.

La soluzione però, sta semplicemente nel fatto di mangiarne quantità inferiori, per fare comunque il pieno di vitamine, fibre e sali minerali. Se infatti una porzione di albicocche fresche corrisponde a circa 150 grammi, ci limiteremo a 30-40 grammi circa nel caso delle albicocche essiccate. Ricordiamoci però che queste ultime sono state private dell’acqua per cui non usufruiremo del loro potere idratante, che dovremo compensare con l’assunzione di un bel bicchiere d’acqua.

Se vogliamo fare scorta di albicocche per l’inverno, non ci basterà fare altro che essiccarle durante l’estate, ad esempio tagliandole a metà ed esponendole al sole distese su un vassoio, anche sul nostro balcone, per qualche giorno, conservandole poi in barattoli di vetro a chiusura ermetica.

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Bibliografia

  • [1] Hegedus A, Engel R, Abrankó L, et al. Antioxidant and antiradical capacities in apricot (Prunus armeniaca L.) fruits: variations from genotypes, years, and analytical methods. J Food Sci. 2010;75(9):C722-C730. doi:10.1111/j.1750-3841.2010.01826.x
  • [2] Zhu R, Fan Z, Dong Y, Liu M, Wang L, Pan H. Postprandial Glycaemic Responses of Dried Fruit-Containing Meals in Healthy Adults: Results from a Randomised Trial. Nutrients. 2018 May 30;10(6):694. doi: 10.3390/nu10060694. PMID: 29848962; PMCID: PMC6024783.

Dott.ssa Azzurra De Luca

Biologa nutrizionista con un dottorato di ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari. Negli ultimi anni ha lavorato negli Stati Uniti presso la Stanford University nel campo della biochimica e della biologia molecolare.

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