Frutta dimenticata: ecco 10 frutti antichi da riscoprire

I frutti antichi rappresentano una risorsa preziosa da riscoprire. Vediamo 10 frutti che dovremmo riportare sulle nostre tavole.

I frutti antichi sono tesori nascosti che meritano di essere riportati alla luce. Questi frutti, spesso trascurati nel corso degli anni a favore di varietà più comuni, offrono un’interessante ventaglio di sapori e benefici per la salute.

Quali sono i frutti antichi e a cosa fanno bene

La riscoperta di questi frutti dimenticati, oltre a portare nuovi sapori in tavola, può portare ad una maggiore varietà nella nostra dieta e contribuire alla conservazione della biodiversità agricola. Inoltre, possono rappresentare un’opportunità per gli agricoltori locali che desiderano differenziarsi sul mercato offrendo prodotti unici e di alta qualità.

Dalle giuggiole dolci e succose, al sorbo antico dal sapore unico, alla mela cotogna e alla pera cotogna, tesori culinari da valorizzare, fino al corniolo aspro ma ricco di benefici, ogni frutto dimenticato ha qualcosa di speciale da offrire.

10 frutti antichi da riscoprire

La varietà di frutti minori (o dimenticati) è vasta e affascinante, ognuno con le proprie caratteristiche uniche che li rendono speciali. Il loro utilizzo è via via andato a perdersi a causa delle coltivazioni su grande scala che hanno visto un incremento notevole negli ultimi decenni. Questo ha portato ad una riduzione della biodiversità e, quindi, della frutta disponibile sulle nostre tavole. Elencare tutta la frutta “persa” nel tempo è praticamente impossibile, tuttavia vogliamo porre attenzione su 10 frutti poco utilizzati che vale la pena riscoprire e riportare in tavola per apprezzare i sapori di una volta.

1 Giuggiole

Le giuggiole sono piccoli frutti dal colore verde-marrone, che spesso vengono trascurati nelle nostre tavole, ma meritano sicuramente una maggiore attenzione. Questi frutti hanno una polpa pastosa interna simile per sapore e consistenza ad una mela e un grosso seme centrale. Possono essere consumate fresche come un qualsiasi altro frutto, ma sono anche molto versatili in cucina e si prestano bene anche ad essere essiccate.

Una delle preparazioni più comuni con le giuggiole è la marmellata, che permette di conservarle a lungo e di gustarle anche fuori stagione. La marmellata di giuggiole ha un sapore intenso e aromatico, perfetto da spalmare sul pane o da utilizzare come ingrediente per dolci e torte. Inoltre, possono essere utilizzate per preparare liquori, come il celebre “brodo di giuggiole“, dal gusto unico e caratteristico.

Oltre al loro gusto delizioso, le giuggiole sono anche un’ottima fonte di antiossidanti, vitamine e minerali. Sono ricche di vitamina C, che rinforza il sistema immunitario, e contengono anche vitamine del gruppo B e vitamina A. Inoltre, sono ricche di minerali come il potassio e il ferro. Hanno proprietà digestive, antiossidanti e sono utili per la salute dell’apparato digerente. Il decotto di giuggiola viene utilizzato anche per contrastare ansia e irrequietezza.

Le giuggiole, dimenticate per troppo tempo, stanno tornando prepotentemente alla ribalta grazie alle loro caratteristiche uniche e al loro sapore irresistibile. Quindi, la prossima volta che troverete questi piccoli frutti al mercato, non esitate a portarle a casa e a sperimentare nuove ricette.

2 Mela cotogna

La mela cotogna è un frutto autunnale che merita di essere riscoperto. Simile alla mela ma con un aspetto più “grinzoso” ed un sapore più aspro, offre diverse possibilità in cucina. Spesso trascurata a favore delle mele più comuni, la mela cotogna è un’autentica delizia per gli amanti dei sapori insoliti. In realtà, il frutto viene denominato più genericamente “cotogna” e nasce dalla pianta Cydonia Oblonga. A seconda della forma del frutto, poi, prenderà il nome di mela cotogna o pera cotogna (che quindi sono la stessa cosa).

La cotogna viene consumata cotta e una delle preparazioni più conosciute con la mela cotogna al forno. Questa semplice ricetta prevede di cuocere le mele cotogne nel forno per circa 30-40 minuti, spruzzate di zucchero e cannella, fino a renderle morbide e succose. Il risultato è un frutto dolce e profumato, perfetto da gustare per una merenda sana e saziante. Oltre a ciò, questo frutto può essere utilizzato anche per preparare confetture, gelatine e salse, che aggiungono un tocco di dolcezza e acidità a piatti salati come il formaggio o la carne.

Dal punto di vista nutrizionale, la cotogna è ricca di proprietà e fonte di nutrienti benefici per la salute. In particolare è ricca di pectina, una fibra solubile che favorisce la digestione e regola il colesterolo e la glicemia nel sangue. Inoltre, contiene antiossidanti che aiutano a proteggere il corpo dai radicali liberi e a rafforzare il sistema immunitario. Il suo consumo aiuta inoltre a contrastare i sintomi del reflusso gastrico e offre una protezione in più contro l’ulcera.

La cotogna è un frutto da riscoprire, quindi non limitiamoci alle solite mele o pere, ma concediamoci il piacere di sperimentare con questo tesoro culinario.

3 Corbezzolo

Il corbezzolo (Arbutus unedo) è un arbusto sempreverde che cresce spontaneamente in diverse regioni mediterranee, tra cui l’Italia. I suoi frutti, che prendono il nome dall’albero, hanno la caratteristica buccia rossa ricoperta di tubercoli e la dimensione di una ciliegia o poco più. Troppo spesso dimenticati, i corbezzoli sono un concentrato di vitamine, tra cui la vitamina C, che rafforza il sistema immunitario e combatte i radicali liberi, di fibre alimentari, che promuovono il buon funzionamento dell’intestino e contribuiscono al senso di sazietà, e di antiossidanti (tra cui i polifenoli) che proteggono l’organismo dai danni causati dallo stress ossidativo e dal processo di invecchiamento. Nel complesso, quindi, il frutto ha proprietà antiossidanti, diuretiche, depurative e regolarizzanti dell’intestino.

Il corbezzolo può essere mangiato intero con la buccia, ma può anche essere utilizzato in cucina in diversi modi, a seconda delle preferenze e delle ricette che si desidera preparare. Le sue bacche dal colore rosso intenso possono essere utilizzate per creare conserve, gelatine e marmellate o come ingrediente per preparare bevande come succhi o infusi. La dolce e acidula combinazione di sapori del corbezzolo lo rende perfetto per accompagnare formaggi, salumi e piatti a base di carne, aggiungendo un tocco di originalità a ogni portata. Infine, ricordiamo il noto e pregiato miele di corbezzolo, un prodotto dal sapore unico e decisamente gradevole che si pone tra il dolce e l’amaro.

4 Sorbole

Il sorbo è un albero antico che risale all’epoca romana, ma purtroppo negli anni la sua diffusione è andata diminuendo e, ad oggi, è ormai quasi dimenticato. Questo albero produce le sorbole (o sorbe), piccoli frutti dalla forma simile a una mela, dal sapore leggermente aspro e ricco di vitamina C. Le sorbole possono essere consumate fresche (solo dopo aver raggiunto la piena maturazione tramite il processo di ammezzimento), ma vengono più frequentemente utilizzate per preparare marmellate, succhi e liquori (famoso è il sidro di sorbe).

Le marmellate di sorbe sono apprezzate per il loro sapore intenso e la consistenza gelatinosa, che si sposa perfettamente con il pane o i biscotti. Inoltre, i frutti dei sorbi possono essere utilizzati per preparare deliziosi succhi, ricchi di antiossidanti e vitamine. Le sorbole sono perfette anche per fare il sorbetto, preparato unendo la passata di sorbe allo zucchero, panna e succo di limone.

Oltre agli utilizzi in cucina, la sorba è anche un frutto ricco di benefici per la salute. È una fonte eccellente di vitamina C, che contribuisce a rafforzare il sistema immunitario e a combattere i radicali liberi, ed è ricca di fibre, che favoriscono la digestione e regolano il livello di zucchero e colesterolo nel sangue.

5 Corniolo

Il corniolo è un albero che produce le corniole, un frutto autunnale che può essere descritto come un vero e proprio concentrato di benefici per la salute. La corniola ha una forma e una dimensione simile ad una ciliegia, con un colore rosso acceso e un sapore un po’ aspro. Questo frutto viene utilizzato fin da tempi antichi e già nell’antica Roma sono presenti scritture che ne testimoniano l’utilizzo.

Si tratta di frutti dall’alto contenuto di antiossidanti, composti che aiutano a combattere i radicali liberi e lo stress ossidativo nel corpo, riducendo il rischio di malattie croniche e invecchiamento precoce. Inoltre, il corniolo è una fonte di vitamina C, che supporta il sistema immunitario, migliora l’assorbimento del ferro e favorisce la salute della pelle. Questo piccolo frutto quasi dimenticato, è anche un’ottima fonte di fibre, elementi essenziali per una buona digestione e utili per regolare il livello di zucchero nel sangue. Inoltre, le fibre contribuiscono a mantenere un senso di sazietà, favorendo il controllo del peso corporeo. Nel complesso, il frutto gode di proprietà antiossidanti, astringenti, diuretiche e tonificanti. In passato veniva utilizzato anche come supporto per la guarigione da infezioni intestinali e dissenteria.

Nonostante il suo sapore aspro, il corniolo può essere utilizzato in cucina in varie preparazioni. È comunemente utilizzato per preparare marmellate e succhi, che permettono di gustare il suo sapore unico e beneficiare delle sue proprietà. Inoltre, il corniolo può essere utilizzato per preparare tisane o infusi, che offrono un modo alternativo e salutare per consumare questo frutto. In antichità, le corniole venivano usate tradizionalmente anche per la preparazione di liquori.

6 Nespola

La nespola è un frutto che possiamo trovare in primavera o in autunno. La nespola autunnale è prodotta dal nespolo Europeo (differente da quella primaverile che viene prodotta dal nespolo Giapponese), ha un colore marrone scuro e la forma che ricorda un po’ una piccola mela selvatica, ed è un vero piacere per il palato grazie al sapore dolce/acidulo e la consistenza morbida. La nespola può essere gustata fresca, ma offre anche molte possibilità in cucina.

Una delle caratteristiche distintive della nespola è il suo aroma intenso e fragrante. Questo la rende un ingrediente ideale per preparare marmellate, gelatine e conserve, oltre che al consumo del frutto fresco. La nespola è adatta anche alla preparazione di dolci come crostate, torte o dolcetti ma può essere utilizzata anche per preparare bevande, come succhi freschi o cocktail fruttati, che ne valorizzano il gusto unico.

Oltre al suo sapore delizioso, la nespola offre anche benefici per la salute. È ricca di vitamina C, potassio, ferro e vitamine del gruppo B. Nel complesso, le nespole supportano il sistema immunitario, contribuiscono a migliorare la salute di pelle e occhi e favoriscono la regolarità intestinale grazie alla buona presenza di fibre. La nespola autunnale non è difficile da trovare nei mercati locali poiché si tratta di un frutto relativamente ancora diffuso.

7 Uva fragola

L’uva fragola è una varietà di uva derivata dalla Vitis labrusca con chicchi piccoli e un sapore dolce, che ricorda un po’ il sapore delle fragole. L’uva fragola ha origini antiche fu importata in Europa dall’America soltanto agli inizi dell’800. Questa particolare varietà di uva è ricca di benefici per la salute ed è una fonte significativa di antiossidanti, tra cui resveratrolo, quercetina e catechine. Questi composti sono noti per il loro potere antinfiammatorio e protettivo contro i danni cellulari causati dai radicali liberi. Gli antiossidanti presenti nell’uva fragola possono contribuire a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, migliorare la salute del cuore e abbassare la pressione sanguigna. Inoltre, grazie alla presenza di vitamina C, l’uva fragola può rafforzare il sistema immunitario e contribuire alla produzione di collagene per una pelle sana.

L’uva fragola può essere mangiata da sola, come la tradizionale uva, oppure può essere utilizzata per arricchire numerose ricette. Questa varietà di uva è particolarmente adatta per la preparazione di marmellate e gelatine grazie al suo sapore inconfondibile. È possibile anche utilizzare l’uva fragola per preparare deliziosi dessert, come crostate e torte. Inoltre, può essere aggiunta a insalate di frutta mista per conferire un tocco di dolcezza e freschezza.

8 Azzeruolo o mela lazzarina

L’Azzeruolo è una pianta che cresce spontanea in molte regioni italiane, dal Veneto alla Sicilia. L’albero di Azzeruolo produce frutti somiglianti a piccole mele selvatiche (chiamate talvolta anche “mele lazzarine“), molto diffuse in passato ma oggi quasi dimenticate. I frutti, che maturano tra settembre e ottobre, hanno un sapore molto particolare, collocandosi tra il dolce e l’acidulo. Le Azzeruole erano già molto diffuse nel rinascimento, dove venivano apprezzate per il loro sapore ed il loro aroma.

I benefici del frutto sono legati alla buona presenza di fibre, vitamine e antiossidanti. Nel complesso, la mela lazzarina contribuisce ad una buona digestione, al mantenimento della regolarità intestinale, al supporto al sistema immunitario e al sostegno alla salute del cuore (sono note le proprietà ipotensive del frutto). Inoltre, grazie al contenuto di vitamina A, possono favorire la salute degli occhi e della pelle.

Le azzeruole si possono mangiare crude proprio come una mela, oppure usate per la preparazione di macedonie, frullati, confetture, gelatine o estratti di frutta fresca. Trovarle in commercio non è semplice: si possono trovare ancora in qualche mercato contadino locale oppure in qualche rivenditore online specializzato.

9 Biricoccolo

Tra i frutti dimenticati che dovremmo riscoprire troviamo anche il biricoccolo, un piccolo frutto simile ad una albicocca, chiamato anche susincocco, per via delle sue caratteristiche a metà fra susina e albicocca. Si tratta di un’antica varietà di pianta nata da un’ibridazione naturale tra un susino mirabolano e un albicocco. Il frutto del biricoccolo ha un interessante sapore a metà fra prugne ed albicocche mature e la polpa è succosa. Viene consumato tal quale, come fosse una prugna, oppure lo si può usare per preparare confetture, creme o gelatine da usare nelle ricette, al posto delle prugne o delle albicocche.

Il frutto si caratterizza per una buona presenza di vitamine (in particolare vitamina C), minerali (specialmente potassio), antiossidanti e fibre. Nel complesso, il consumo di questo frutto contribuisce al benessere intestinale, supporta il sistema immunitario e il sistema cardiovascolare.

Il biricoccolo si può ancora trovare in qualche mercato contadino locale (ad esempio, esistono varietà tuttora coltivate in Emilia ed in Campania) oppure in uno dei rivenditori online specializzati.

10 Olivello spinoso

L’olivello spinoso è una pianta che produce un piccolo frutto, simile ad una bacca, di colore rosso-arancio. Si tratta di un frutto antico della tradizione rurale che sta oggi vivendo una nuova riscoperta, specialmente in campo cosmetico ed erboristico, grazie all’altissima concentrazione di vitamina C e altri antiossidanti presente nel frutto.

La vitamina C o acido ascorbico è un potente antiossidante naturale quindi difende l’organismo dai danni ossidativi dei radicali liberi, si occupa della produzione di collagene, favorisce l’assorbimento del ferro presente negli alimenti e, soprattutto, è un immunostimolante, ossia stimola le cellule del sistema immunitario a difenderci contro virus, batteri e altri agenti esterni. L’olivello spinoso rappresenta un ricostituente naturale, utile in caso di stanchezza e debilitazione e per reintegrare sali minerali. Ha proprietà cicatrizzanti quindi favorisce la guarigione delle ferite, e ha un’azione lassativa. L’olivello spinoso contrasta anche la fragilità capillare e allevia le infiammazioni del cavo orale come le gengiviti.

L’olivello spinoso, come già detto, viene oggi utilizzato per la preparazione di integratori o cosmetici naturali, tuttavia può anche essere consumato tal quale o utilizzato per fare confetture, creme o gelatine. Inoltre, le bacche essiccate vengono utilizzate anche per fare infusi. Ad esempio, lasciando in infusione per 15 minuti in acqua calda (quasi bollente) un cucchiaio di bacche essiccate e 5 foglie di menta, si può realizzare una buonissima tisana ricostituente.

Data la sua “nuova” riscoperta, l’olivello spinoso lo si può trovare più facilmente rispetto ad altri frutti dimenticati, pertanto cercatelo in qualche mercato locale o da un rivenditore online.

Viversano.net

VIVERSANO.net è il sito di riferimento per la sana alimentazione, i rimedi naturali per essere sempre in forma e in salute e la cosmesi naturale. Siamo online dal 2012 con la missione di creare una risorsa utile ed affidabile per promuovere uno stile di vita più sano e naturale.

Leggi anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *