Lampascioni, un alimento tradizionale ricco di benefici: ecco proprietà e come mangiarli

Il lampascione è un bulbo commestibile, molto conosciuto nelle regioni del sud Italia e ricchissimo di proprietà benefiche per il nostro organismo.

Forse non tutti conosciamo il lampascione, un bulbo appartenente alla famiglia delle Liliaceae, la stessa cui appartengono aglio e cipolla. Con l’aglio e la cipolla il lampascione condivide infatti anche la forma, dal momento che somiglia ad una cipollina, ma dal colore leggermente violaceo e dal sapore del tutto diverso.

Lampascioni sfusi in un contenitore di vetro

La pianta del lampascione nasce come una pianta spontanea, che predilige i terreni incolti e i climi caldi, non a caso è molto facile trovare i lampascioni in Puglia e in Basilicata, laddove sono ormai una specialità tipica. In Italia i lampascioni sono però anche importati dalla Tunisia, dall’Algeria e dal Marocco.

Sono anche conosciuti come “lampagioni” oppure “cipollacci”. In primavera le piante dei lampascioni si riempiono di bellissimi fiori viola e di solito i bulbi, cioè la parte commestibile della pianta, vengono raccolti in estate. La raccolta avviene dopo 4 o 5 anni dalla semina e viene effettuata a mano per non rischiare di rovinare il bulbo, che è appunto conficcato nel terreno.

Lampascioni: calorie e proprietà nutrizionali

I lampascioni hanno un basso contenuto calorico, forniscono infatti circa 40 kcal per 100 grammi, la maggior parte delle quali (per il 60% circa) sotto forma di carboidrati, seguono i grassi (20% circa) e le proteine (10% circa).

Questi ortaggi sono anche particolarmente ricchi di fibre (circa 7 g in 100 g di prodotto), soprattutto sotto forma di mucillagini, sostanze in grado di trattenere l’acqua.

I lampascioni sono inoltre ricchi di minerali come ferro, potassio, fosforo, manganese, di composti solforati e composti antiossidanti, che conferiscono loro numerosissime proprietà benefiche. Mangiare i lampascioni, quindi, fa sicuramente bene!

Lampascioni: i benefici per la salute

Dalla composizione nutrizionale appena citata, derivano tutte le proprietà benefiche dei lampascioni.

Le proprietà dei lampascioni si esplicano nei confronti dell’apparato digerente, grazie al loro potere lassativo ed emolliente, sull’apparato cardiovascolare, in quanto contribuiscono a ridurre la pressione sanguigna e ad abbassare i livelli di colesterolo, sull’organismo in generale con il loro potere antinfiammatorio.

I lampascioni hanno inoltre poche calorie, quindi possono essere mangiati anche da chi è a dieta. Vediamo i benefici dei lampascioni nei dettagli.

✓ Abbassano il colesterolo

I lampascioni sono in grado di ridurre i livelli di colesterolo nel sangue dal momento che contengono composti solforati che hanno note proprietà benefiche nei confronti dell’apparato cardiovascolare.

✓ Abbassano la pressione sanguigna

Gli stessi composti solforati appena citati sono in grado di modulare la pressione sanguigna prevenendo l’ipertensione, poiché regolano la vasocostrizione.

✓ Sono lassativi

I lampascioni hanno un alto contenuto di fibre che hanno un effetto lassativo e sono quindi benefiche per l’intestino. In particolare contengono mucillagini, che assorbono l’acqua in eccesso nell’intestino regolarizzandone le funzioni.

✓ Ricchi di sali minerali

I lampascioni hanno un contenuto di minerali abbastanza elevato e particolarmente rappresentati sono potassio, fosforo, calcio, ferro, rame, magnesio e manganese. Contribuiscono quindi alla giusta idratazione del nostro corpo e alla remineralizzazione delle ossa.

✓ Diuretici

I lampascioni hanno effetti diuretici, cioè favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso, prevenendo la ritenzione ed il ristagno di liquidi e scorie.

✓ Ipocalorici

Con un contenuto calorico particolarmente basso, si adattano bene alle diete ipocaloriche. Inoltre, grazie al loro effetto ipoglicemizzante, sono in grado di prevenire l’obesità. [1]

✓ Antinfiammatori

Grazie ai numerosi composti fenolici che contengono, i lampascioni hanno un’elevata attività antiossidante, che può rivelarsi utile nella prevenzione e nel trattamento di molte condizioni patologiche poiché in grado di bloccare la formazione di radicali liberi, molecole pericolose per le nostre cellule. [2]

✓ Ipoglicemizzanti

I lampascioni sono in grado di ridurre i livelli di glicemia grazie alla presenza di composti che esercitano effetti inibitori su alcuni enzimi coinvolti nel metabolismo glucidico. [3]

✓ Antimicrobici

I composti solforati e i numerosi composti fenolici esercitano azione antimicrobica, tant’è che nella medicina popolare i lampascioni sono noti per la loro capacità di combattere le infezioni. Sono dimostrate le proprietà antifungine. [4]

✓ Antitumorali

Alcuni studi effettuati su cellule di tumore mammario in coltura dimostrano potenziali effetti antitumorali dell’estratto di lampascioni, che sembra in grado di inibire la proliferazione cellulare, meccanismo alla base della progressione tumorale. [5]

Lampascioni: come si usano in cucina

Come già detto, i lampascioni hanno un aspetto simile a quello delle cipolline, ma un sapore del tutto diverso, piuttosto amarognolo.

Possono essere preparati in vari modi ma è essenziale che vengano puliti per bene, dal momento che crescono nel terreno. Basta eliminare con un coltello la base con le radici e poi sbucciarli per togliere gli strati esterni più duri e secchi. Dopodiché bisogna lavarli per bene sotto l’acqua corrente per eliminare i residui di terra.

Il loro sapore amarognolo potrebbe non essere gradevole per tutti, ma c’è un accorgimento che possiamo seguire per togliere l’amaro dai lampascioni: dopo averli sbucciati, li si lascia per una notte a bagno in acqua fredda. Se li si vuole conservare si possono lasciare i lampascioni crudi per qualche giorno in frigorifero immersi nell’acqua, da cambiare poi ogni giorno. In questo modo l’amaro si attenuerà ancor di più.

Per cuocere i lampascioni si procede tramite bollitura, immergendoli in acqua bollente per 10- 15 minuti.

È anche possibile congelare i lampascioni bolliti in modo da conservarli più a lungo e, una volta scongelati, li si può utilizzare in vari modi, dal momento che i lampascioni bolliti sono poi la base per altre preparazioni.

Una volta bolliti, infatti, possono essere semplicemente conditi con olio e sale, anche con aceto o limone e con l’aggiunta di foglioline di menta fresca, oppure li si può soffriggere e ulteriormente insaporire con spezie ed erbette aromatiche a piacere. In questo modo sono un ottimo contorno per piatti di carne o pesce. Possono essere anche fritti in pastella o si possono utilizzare per preparare delle frittate.

In Puglia si usa conservarli sott’olio e in questo modo diventano un ottimo antipasto o un gustoso contorno per accompagnare formaggi o salumi, anche sulle bruschette di pane casereccio. È possibile dunque cucinare i lampascioni in tanti modi diversi.

Nelle regioni del sud Italia è possibile trovare i lampascioni nei mercatini rionali o acquistarli dai piccoli produttori locali, anche già nella versione conservata sott’olio, mentre altrove li si può trovare nei negozi di prodotti ortofrutticoli, oppure online.

Controindicazioni dei lampascioni

Se assunti in grande quantità i lampascioni possono causare la formazione di gas intestinali con conseguente meteorismo e crampi seguiti da diarrea, sempre se assunti in quantità elevata, a causa del loro effetto lassativo.

Se non si è esperti nel riconoscere i lampascioni, è sconsigliabile avventurarsi alla ricerca di quelli selvatici perché li si potrebbe confondere con i bulbi di una pianta velenosa, il Colchitum autunnale.

Bibliografia

  • [1] Casacchia T, Scavello F, et al. Leopoldia comosa prevents metabolic disorders in rats with high-fat diet-induced obesity. Eur J Nutr. 2019 Apr;58(3):965-979. doi: 10.1007/s00394-018-1609-1. Epub 2018 Jan 11. PMID: 29327229.
  • [2] Giglio, Fabiana et al. “Muscari comosum L. Bulb Extracts Modulate Oxidative Stress and Redox Signaling in HepG2 Cells.” Molecules (Basel, Switzerland) vol. 26,2 416. 14 Jan. 2021, doi:10.3390/molecules26020416
  • [3] Larocca, M, Di Marsico, et al. The in vitro antioxidant properties of Muscari comosum bulbs and their inhibitory activity on enzymes involved in inflammation, post-prandial hyperglycemia, and cognitive/neuromuscular functions. J Food Biochem. 2018; 42:e12580. https://doi.org/10.1111/jfbc.12580
  • [4] Vallabhaneni Madhava Rao, Guri Lakshmi Vasantha Damu, et al. “New efficient synthesis and bioactivity of homoisoflavonoids” Natural Products Division, Department of Chemistry, Sri Venkateswara University, Tirupati-517 502, India.
  • [5] Antioxidant, enzyme-inhibitory and antitumor activity of the wild dietary plant Muscari comosum (L.) Mill. https://doi.org/10.4081/pb.2017.6895

Dott.ssa Azzurra De Luca

Biologa nutrizionista con un dottorato di ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari. Negli ultimi anni ha lavorato negli Stati Uniti presso la Stanford University nel campo della biochimica e della biologia molecolare.

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