Limone mano di Buddha, uno strano agrume a forma di mano: proprietà, uso e dove trovarlo

Il limone mano di buddha è un frutto molto particolare e bello da vedere, che può offrire anche diversi benefici alla salute. Vediamo di cosa si tratta, a cosa fa bene e dove possiamo trovarlo.

Il limone mano di buddha è una varietà di agrume molto particolare che si caratterizza per la sua forma ed il suo sapore. Particolarmente diffuso in Asia, sta vedendo un crescente interesse anche alle nostre latitudini. Il suo nome deriva dalla forma unica che ricorda un po’ quella delle dita di una mano. Di seguito vediamo tutto ciò che c’è da sapere sul limone mano di buddha, dalle sue proprietà alle modalità per utilizzarlo in cucina o come rimedio naturale.

Limone mano di buddha giallo

Limone mano di buddha: cos’è e perché si chiama così

Il limone mano di buddha, noto botanicamente con il nome di Citrus medica var. sarcodactylus, è una varietà di cedro appartenente al genere Citrus, famiglia delle Rutaceae.

Originario dell’India nord-occidentale e della Cina, è un piccolo albero con rami lunghi, irregolari e ricchi di spine che produce frutti (lunghi fino a 30 cm) dalla forma particolare, suddivisi in protuberanze simili a dita. Esse si formano quando il frutto matura e tutti i suoi carpelli si separano, andando a formare proprio queste caratteristiche “dita” allungate, da cui deriva il suo caratteristico nome. Questo frutto è noto anche con altri nomi, tra cui “Fo Shou” in Cina e “Bushukan” in Giappone.

La buccia del limone mano di buddha è grossa e rugosa, di un colore giallo intenso e molto aromatica e viene raccolto durante l’autunno, quando arriva a completa maturazione. Rispetto ad un limone tradizionale, al suo interno non vi sono semi ed anche la polpa è praticamente inesistente, poiché è composto quasi esclusivamente di scorza.

Il limone mano di buddha trova largo impiego nella medicina tradizionale orientale, come materia prima per la realizzazione di profumi o essenze, per realizzare bonsai decorativi e diversi tipi di alimenti trasformati [1]. Oltre alla sua particolare forma, il limone mano di buddha si distingue anche per le sue proprietà benefiche per la salute. Vediamo quali sono e a cosa può far bene questa particolare varietà di cedro.

Le proprietà benefiche del limone mano di buddha

Il limone mano di buddha (o cedro dalle dita) è un frutto dalle numerose proprietà benefiche per la salute. Innanzitutto, come tutti gli agrumi, è particolarmente ricco di vitamina C, oli essenziali e composti bioattivi dalla spiccata attività antiossidante. Contiene inoltre fibre, mentre risulta trascurabile l’apporto di proteine, zuccheri e grassi. Vediamo in dettaglio i benefici del limone mano di buddha che hanno avuto anche un riscontro scientifico [2 – 7].

✓ Antiossidante

Come detto sopra, questo frutto è ricco di sostanze dal potere antiossidante che svolgono una vera e propria azione di “pulizia” dei radicali liberi, risultando un utile alleato nel contrastare gli effetti nocivi causati dall’eccesso di radicali liberi e dallo stress ossidativo. Inoltre, alcuni studi effettuati sugli estratti di questo frutto hanno rilevato la capacità di inibire la formazione dell’anione superossido, un tipo di radicale molto diffuso nel corpo. In modo interessante, alcuni studi preliminari hanno evidenziato anche un’attività citotossica nei confronti di alcune cellule tumorali, in particolare del melanoma cutaneo.

✓ Benefico per le vie respiratorie

Questo frutto contiene composti alcolici dalla blanda azione espettorante e viene utilizzato tradizionalmente anche per il trattamento delle malattie respiratorie. In particolare, aiuta a ridurre tosse e catarro ed aiuta a liberare le vie respiratorie. A tale scopo può essere utile fare suffumigi immergendo il frutto tagliuzzato in una ciotola contenete acqua calda. Per massimizzare l’effetto è possibile aggiungere anche una goccia di olio essenziale di tea tree o di eucalipto.

✓ Antinfiammatorio

Il limone mano di buddha ha mostrato in diversi studi una spiccata attività antinfiammatoria, attribuibile agli oli essenziali (in particolare al limonene) e ad alcuni composti bioattivi. Esso, infatti, sembra in grado di inibire la formazione di mediatori e citochine pro-infiammatorie, con una riduzione complessiva dello stato infiammatorio nel corpo. Per tale motivo, viene utilizzato tradizionalmente per trovare sollievo dal dolore. Questa proprietà, insieme all’attività antiossidante, può rivelarsi utile anche nel contrastare la cosiddetta “infiammazione cronica di basso grado“, una condizione che può contribuire, nel tempo, all’insorgenza di disturbi di varia natura.

✓ Utile per la digestione

I limoni mano di buddha sono anche un alleato per la digestione grazie alla presenza di sostanze amare nella sua buccia che stimolano la produzione di succhi gastrici e migliorano l’assorbimento dei nutrienti. Inoltre risultano utili nel contrastare la nausea ed il vomito (proprietà antiemetica) se assunti sotto forma di decotto.

✓ Possibili benefici in caso di diabete

Da alcuni studi è emerso che gli estratti del limone mano di buddha hanno effetto secretagogo dell’insulina, pertanto contribuisce ad aumentare la secrezione di insulina. Tale caratteristica rende questo frutto un potenziale alleato nelle persone affette da diabete di tipo 2.

✓ Antimicrobico

Studi di laboratorio effettuati sugli estratti del frutto hanno mostrato una significativa attività antimicrobica, antifungina e antivirale, in particolare contro il virus dell’influenza aviaria (H5N1) e contro l’Aspergillus niger, un fungo responsabile della cosiddetta “muffa nera” che si forma in certi vegetali, risultando utile per la conservazione degli alimenti.

Cedro mano di buddha in medicina cinese

Nella medicina tradizionale cinese (MTC), il limone mano di buddha rientra nella categoria delle “erbe che regolano il Qi“, nella quale rientrano i rimedi che possono trattare il blocco del Qi. A scopo medicinale, si utilizza il frutto essiccato e tagliato a fette ellittiche oppure ovali, lunghe da 6 a 10 cm, larghe da 3 a 7 cm e spesse da 0,2 a 0,4 cm.

Considerato di natura calda e dal sapore acre, amaro e aspro, il frutto può aiutare le persone che hanno troppo freddo nel corpo, come coloro che sperimentano un eccesso di Yin o una carenza di Yang, a ripristinare un sano equilibrio yin-yang.

Secondo la MTC, questo rimedio copre 3 meridiani (fegato, milza e polmone) ed è in grado di asciugare l’umidità eccessiva del corpo, favorendone l’eliminazione attraverso la minzione o i movimenti intestinali. Inoltre, può favorire la circolazione dei fluidi corporei, nonché aiutare la digestione e alleviare il dolore allo stomaco, la riduzione dell’appetito o il vomito.

Per via delle sue qualità, in Cina viene utilizzato tradizionalmente come tonico, antispasmodico, antiemetico ed espettorante, mentre a Taiwan viene utilizzato per la cura del mal di stomaco, mal di testa, edema, reumatismi, epatite infettiva ed artrite. Il dosaggio raccomandato va dai 3 ai 6 grammi, da assumere in decotto.

Limone mano di buddha: che sapore ha e come si mangia

Il sapore ed il profumo del limone mano di buddha è simile al cedro ma meno acidulo e la sua essenza si presta bene per aromatizzare pietanze o profumare gli ambienti di casa, i cassetti o gli armadi. Tutto il frutto è edibile e risulta un ingrediente abbastanza versatile in cucina, dove può essere utilizzato in diversi modi.

Bisogna tenere conto, tuttavia, che a differenza del limone tradizionale non è presente il succo, pertanto si utilizza solo la scorza. Questa andrà quindi tagliata a fette o grattugiata e poi può essere utilizzata allo stesso modo del limone tradizionale per insaporire pietanze, zuppe, salse o per accompagnare piatti di carne o di pesce. Ottimo anche per preparare marmellate o liquori (come il limoncello) e, anche in questo caso, si può utilizzare allo stesso modo del limone tradizionale.

I limoni mano di buddha si prestano anche alla preparazione di bevande come ad esempio tisane o cocktail analcolici rinfrescanti. Vediamo due semplici ricette:

  • Decotto: la buccia del frutto può essere utilizzata per creare una tisana dalle proprietà benefiche per la salute. Per farla è sufficiente fare bollire la scorza estratta da “un dito” del frutto e farla bollire per 5 o 6 minuti in un pentolino contenente 250 ml di acqua (circa 1 tazza), quindi bere ancora caldo;
  • Bevanda rinfrescante: con questo agrume possiamo preparare una buonissima bevanda rinfrescante. Unire un dito del frutto tagliato finemente (può anche essere tritato con un frullatore), alcune foglie di menta fresca, un po’ di succo di lime e dell’acqua tonica (se non l’avete potete sostituirla con semplice acqua). Si mescola bene tutto accuratamente e si beve. Per dare un tocco esotico in più, potete aggiungere alla ricetta un po’ di succo di maracuja.

Infine, il limone mano di buddha può essere utilizzato anche nella preparazione di dolci fatti in casa come torte o biscotti. La sua polpa aromatica donerà un tocco di originalità ad ogni ricetta.

Controindicazioni del limone mano di buddha

Il limone mano di buddha è un frutto sicuro e salutare, tuttavia potrebbe presentare alcune controindicazioni che è bene considerare prima di consumarlo. In primo luogo, come avviene per altri tipi di agrumi, può irritare la mucosa gastrica e peggiorare i sintomi di chi soffre di reflusso gastroesofageo o ulcere. In questi casi è consigliabile iniziare il suo consumo con un piccolo quantitativo, così da valutare la propria tolleranza individuale.

Inoltre, il limone mano di buddha può causare allergie in persone sensibili agli agrumi o alle sostanze contenute nella sua buccia. In questi casi, è meglio evitare completamente il consumo del frutto.

Coltivare il cedro mano di buddha in casa

Il cedro dalle dita è una pianta che cresce bene anche in vaso o in giardino. La pianta predilige un clima stabile e solo parzialmente soleggiato, mentre teme il freddo ed il caldo eccessivo, così come la siccità. In estate richiede frequenti e abbondanti annaffiature, specialmente nel periodo più caldo. La fioritura avviene in primavera ed in autunno, durante la quale vengono prodotti fiori bianchi e profumati.

Il frutto derivato dalla fioritura primaverile arriva a piena maturazione indicativamente in ottobre e viene raccolto una volta che si colora di giallo. In inverno, con temperature inferiori ai 10 gradi, è preferibile coprire il tronco con un telo di tessuto non tessuto e proteggere la pianta con un telo di nylon o riporla in una serra, dalla quale potrà essere tirata fuori in primavera, quando le temperature torneranno ad essere superiori ai 10 gradi. La potatura può essere effettuata nel tardo inverno, durante il riposo vegetativo.

Dove si può trovare il cedro mano di buddha

Il limone mano di buddha non è un frutto molto diffuso in Italia rispetto ad altri agrumi come l’arancia o il limone comune. Infatti non è facile da trovare nei supermercati tradizionali, ma si può acquistare in negozi specializzati in prodotti esotici o in alcuni mercati agricoli.

Nel nostro Paese è più facile trovare la pianta da coltivare a casa e, in questo caso, potete fare affidamento ad un vivaio specializzato, anche online. Come abbiamo visto sopra, il periodo migliore per raccogliere i frutti del cedro mano di buddha è l’autunno e l’inverno, quando sono maturi e pronti per la raccolta. Il prezzo per una pianta di limone mano di buddha è variabile in base alla provenienza, alla dimensione e all’età. Indicativamente, però, possiamo dare un prezzo indicativo che oscilla tra i 20 euro (per una pianta di piccole dimensioni), fino ad oltre 70 euro per una pianta più grande con frutti già formati.

Bibliografia

  • [1] Structural Characterization and Anti-inflammatory Activity of a Galactorhamnan Polysaccharide From Citrus medica L. var. sarcodactylis – PubMed (nih.gov)
  • [2] Anti-inflammatory effect of essential oil and its constituents from fingered citron (Citrus medica L. var. sarcodactylis) through blocking JNK, ERK and NF-κB signaling pathways in LPS-activated RAW 264.7 cells – Sciencedirect (sciencedirect.com)
  • [3] Constituents of the Fruits of Citrus medica L. var. sarcodactylis and the Effect of 6,7-Dimethoxy-coumarin on Superoxide Anion Formation and Elastase Release – PubMed (nih.gov)
  • [4] Enzymatic extraction of pectic oligosaccharides from finger citron (Citrus medica L. var. sarcodactylis Swingle) pomace with antioxidant potential – Royal Society of Chemistry (pubs.rsc.org)
  • [5] A Comparative study of Chemical Compositions, Antimicrobial and Antiviral Activities of Essential Oils for Citrus medica var. sarcodactylis Swingle Fruits and Leaves along with Limonia acidissima L. Leaves. – Egyptian Journal of Chemistry (ejchem.journals.ekb.eg)
  • [6] Detection of Volatiles by HS-SPME-GC/MS and Biological Effect Evaluation of Buddha’s Hand Fruit – Mdpi (mdpi.com)
  • [7] Insulin Secretagogue Bioactivity of Finger Citron Fruit (Citrus medica L. var. Sarcodactylis Hort, Rutaceae) – Acs (pubs.acs.org)

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