Succo di Noni, poco conosciuto è una ottima fonte di vitamine e antiossidanti

Al succo di noni vengono attribuite molte proprietà benefiche; in realtà, però, la ricerca scientifica non si è ancora pronunciata in maniera definitiva. Vediamo le sue potenzialità e le possibili controindicazioni.

Il noni (Morinda citrifolia), chiamato anche gelso indiano, è un albero originario del Sud est asiatico. Dal frutto si ricava un succo noto per le sue proprietà. In realtà, sui reali benefici del succo di noni sono stati sollevati alcuni dubbi e alcune delle proprietà che gli vengono attribuite sono attualmente oggetto di ricerche scientifiche.

Succo di noni e frutto di noni sopra un tavolo

Il noni è stato inserito nel GRAS (Generally Recognized as Safe), l’elenco delle sostanze sicure per la popolazione generale, stilato dalla Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense per la protezione e la promozione della salute.

In un documento dell’EFSA, l’ente europeo per la sicurezza degli alimenti, datato 13 marzo 2009, si legge che il succo di noni è sicuro per la popolazione generale; si rileva, però, che, secondo alcune evidenze, il prodotto può causare tossicità epatica (cioè a carico del fegato) in alcuni soggetti predisposti.

I nutrienti del succo di noni

Nel noni sono stati individuati oltre 150 composti nutraceutici. I più importanti componenti del frutto sono:

  • Vitamine e minerali. Soprattutto vitamina A, vitamina C, potassio, magnesio, ferro, selenio, calcio, zinco, sodio, rame, zolfo.
  • Xeronina. Un enzima che esercita una funzione riparatrice sulle cellule danneggiate e favorisce l’assorbimento dei nutrienti assunti con l’alimentazione.
  • Terpeni. Sostanze antiossidanti.
  • Scopoletina. Una sostanza che esercita diverse funzioni benefiche: è epatoprotettiva, antinfiammatoria, antistaminica, aiuta a normalizzare la pressione arteriosa.
  • Serotonina. Un neurotrasmettitore che svolge un ruolo importante nella regolazione dell’umore.
  • Damnacantale. Una sostanza che aiuta a rafforzare le difese immunitarie.

Quelli elencati sono solo alcuni dei nutrienti contenuti nel succo di noni. Tuttavia, la ricerca scientifica non ha ancora fornito risposte certe circa gli effetti sulla salute umana di questi elementi alle dosi contenute nel fitocomplesso del noni.

I benefici del succo di noni

Grazie alla sua composizione, il succo di noni è considerato un valido alleato per rinforzare le difese immunitarie dell’organismo, contrastare la stanchezza e ridurre lo stress. Inoltre, svolge una buona azione antiossidante, antinfiammatoria e antipertensiva, grazie alla “scopoletina” che, come abbiamo visto, aiuta a ridurre e normalizzare la pressione sanguigna.

In generale, quindi, il succo di noni viene consigliato in caso di stanchezza fisica o mentale, stress, cattivo umore, ipertensione, glicemia alta, per contrastare i radicali liberi (e quindi lo stress ossidativo), contro il mal di testa o per rafforzare il sistema immunitario.

Inoltre, vale la pena sottolineare che uno studio del 2013 pubblicato su Food Science & Nutrition ha rilevato che il succo di noni riduce il danno ossidativo nei fumatori. Nello specifico, su 245 persone che hanno partecipato allo studio, coloro che hanno bevuto succo di noni hanno avuto una riduzione di circa il 45-50% di un tipo di marker di danno ossidativo correlato al fumo di tabacco rispetto al gruppo placebo.

Come assumere il succo di noni

In commercio esistono diversi preparati a base di succo di noni. Il sapore del succo di noni non è molto gradevole, per questo motivo, negli integratori che lo contengono, ci sono anche altri frutti. Quando si sceglie il proprio succo di noni, leggere l’etichetta per controllare quali altri frutti sono presenti, in che percentuale, e l’eventuale presenza di acqua.

Il dosaggio appropriato dipende da diversi fattori personali tra cui l’età, le condizioni di salute e molto altro. Mediamente si assumono 15/20 ml di succo due volte al giorno, diluito in acqua, succo di frutta o puro. I prodotti naturali non hanno meno effetti collaterali di quelli di sintesi e il dosaggio corretto è fondamentale per la sicurezza; ecco un altro buon motivo per rivolgersi a un medico prima di acquistare questo prodotto.

Interazioni del succo di noni

Il succo di noni andrebbe assunto lontano dai pasti. Inoltre, non andrebbe associato a caffè, tè, latte, alcolici e al fumo di sigarette.
Il succo di noni interferisce, inoltre, con alcuni medicinali, tra cui:

  • ACE inibitori e sartani, due classi di farmaci utilizzate per abbassare la pressione;
  • Warfarin, un farmaco anticoagulante;
  • Diuretici.

Inoltre, non andrebbe assunto insieme a farmaci potenzialmente epatotossici.

Controindicazioni del succo di noni

Il succo di noni non è indicato in gravidanza perché potrebbe essere abortivo. Evitare di assumerlo anche durante l’allattamento in quanto non ci sono evidenze del fatto che possa essere sicuro per il bambino. Il noni contiene moltissimo potassio e questo può costituire un problema per le persone con danno renale.

Come anticipato in precedenza, inoltre, si sospetta che il succo di noni possa avere effetti negativi sul fegato; evitare, quindi, di utilizzarlo se si soffre di patologie epatiche.

Succo di Noni: dove si compra

Il succo di noni non è un prodotto di uso comune pertanto non è semplice trovarlo. Generalmente lo troviamo in alcune erboristerie o nei bioshop specializzati. In alternativa è possibile reperirlo online. Vi raccomandiamo di scegliere prodotti biologici e quanto più possibile privi di additivi. Il prezzo non è tra i più economici: per una bottiglia da 500 ml si spendono mediamente dai 20 ai 40 euro, a seconda del produttore. Una confezione da 500 ml dura circa un mese.

Margherita Russo

Traduttrice, redattrice e blogger specializzata in contenuti per la medicina. Scrive per portali e blog che si occupano di salute naturale e stile di vita sano.

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