Pietra pomice: cos’è, a cosa serve e come si usa
La pietra pomice è un rimedio naturale molto utilizzato per la pedicure. Ma sicuri di conoscerne tutti i segreti? Vediamo a cosa serve e per cosa si può usare.
- A cosa serve la pietra pomice
- Come usare correttamente la pietra pomice
- Quando non usare la pietra pomice
- Dove comprare la pietra pommice
La pietra pomice è una roccia porosa e leggera, di origine magmatica, con azione abrasiva. Si forma prevalentemente da erosioni di tipo esplosivo e da magmi acidi, felsici o silicatici; la porosità si deve alla formazione di bolle gassose nella matrice della roccia, che si presenta vetrosa.
È costituita principalmente da silice e ossidi metallici, tra cui alluminio, manganese, ferro e titanio. Solitamente è di colore chiaro, dal bianco, al grigio, al verdino, esistono però anche varianti più scure, fino al nero; il colore dipende dalla specifica composizione, per esempio quella nera ha un contenuto più elevato di ferro. Affiora in molti posti, tra cui le isole Lipari, la zona di Santorini, molti vulcani dell’Indonesia e il Giappone; la si trova anche sull’Etna e sul Vesuvio.
A cosa serve la pietra pomice
La pietra pomice è un esfoliante naturale, di origine minerale, molto utilizzato per rimuovere in maniera meccanica cellule morte, callosità e ruvidità. È uno dei rimedi naturali più utilizzati per la pedicure, ma il suo impiego non si limita a questo.
La si può usare anche per liberarsi dai peli incarniti prima della depilazione o per la depilazione stessa, che non sarà perfetta come quella ottenuta con la ceretta, ma in alcuni casi può dare risultati abbastanza soddisfacenti, molto dipende dalle esigenze specifiche e dalla zona che si vuole depilare.
La pietra pomice, ridotta in polvere, è utilizzata nella formulazione di detergenti e cosmetici, ma anche in prodotti per la pulizia domestica o per l’edilizia.
Come usare correttamente la pietra pomice
Per usarla in modo corretto sui piedi, è consigliabile prima di tutto fare un bel pediluvio, in modo da ammorbidire la cute. Passare poi la pietra pomice, specie sui talloni, con movimenti circolari, cercando comunque di farlo delicatamente e senza premere troppo. Successivamente, rimuovere con un asciugamano la pelle in eccesso e applicare una crema idratante o un olio.
La si può usare anche su duroni e calli, ma sempre ammorbidendo prima la cute e strofinando delicatamente; anche in questo caso, è consigliabile finire il trattamento applicando un prodotto idratante, preferibilmente un olio specifico. Si può ripetere questo trattamento anche una volta a settimana, fino al miglioramento della condizione.
La si può usare anche sulle mani, per ammorbidire le cuticole o per una esfoliazione delicata. In questo caso, però, si consiglia di usare una pietra meno ruvida poiché la pelle delle mani è più delicata rispetto a quella dei piedi. La pietra pomice è utile anche per ammorbidire la pelle dei gomiti, in tal caso passarla delicatamente, sempre con movimenti circolari, sotto la doccia.
Per eliminare i peli incarniti o effettuare una depilazione con la pietra pomice è bene applicarla sulla pelle ammorbidita e ben idratata (meglio sotto la doccia), quindi passarla sulle zone interessate con movimenti circolari e sempre senza sfregare troppo. Se si vorrà tentare una depilazione naturale con la pietra pomice occorre tenere presente che, ovviamente, il pelo non viene estratto alla radice, ma rimosso vicino alla pelle; attenzione inoltre a non sfregare eccessivamente.
Dopo averla usata, la pietra pomice va lavata accuratamente, strofinandola con una spazzola, sotto l’acqua corrente, e lasciata asciugare per bene, al fine di evitare il proliferare di germi. È piuttosto duratura, ma comunque si consuma con l’uso e va dunque sostituita di tanto in tanto.
Quando non usare la pietra pomice
La pietra pomice non va utilizzata su pelle escoriata, tagli, ferite o abrasioni. Applicare esclusivamente su cute sana e integra. Non strofinare mai troppo energicamente e non insistere eccessivamente sulla zona da trattare. Per esempio, in caso di talloni con cute particolarmente spessa e dura è consigliabile fare il trattamento più volte, a distanza di un paio di settimane l’una dall’altra, piuttosto che cercare di risolvere il problema in una sola volta.
Pietra pomice: dove si compra, come sceglierla e prezzo
La pietra pomice si trova praticamente ovunque, dai supermercati, alle farmacie, alle profumerie, ai siti web. È un rimedio piuttosto economico, ma attenzione alle cifre troppo basse perché ci si potrebbe ritrovare con una pietra eccessivamente dura. Con 5 euro, comunque, si può già acquistare un buon prodotto. La si trova singolarmente o all’interno di kit, per lo più pensati per la pedicure.
Il consiglio è di acquistare solo ciò che serve, a volte questi kit contengono anche oggetti che magari non useremmo mai, a quel punto è più conveniente puntare su una buona pietra pomice, senza tanti fronzoli. Un accessorio utile è il cordino per appenderla; spesso, infatti, la si trova forata e pronta per essere appesa, che è un ottimo modo per conservarla e per tenerla sempre asciutta. Ce ne sono di varie forme e dimensioni, quella arrotondata è preferibile rispetto a una più squadrata perché si presta di più a seguire le curve delle parti da trattare, inoltre, essendo meno spigolosa, può risultare più delicata. Attenzione, però, soprattutto ad acquistare una pietra pomice naturale perché in commercio se ne trovano anche di artificiali.
Oltre alla classica pietra pomice, esistono prodotti specifici con la pietra pomice, per esempio limette e spingicutile con la punta fatta appunto di pietra pomice. La si trova anche in granuli per uso cosmetico, utilizzati prevalentemente per esfoliare la pelle, oppure in polvere, per uso domestico, da impiegare per esempio come disincrostante o per lucidare il marmo. Sembra scontato, ma è molto importante acquistare un prodotto adeguato all’uso che se ne vuole fare.
Secondo gli studiosi Martin Brasier, Richard Matthewman e Sean McMahon della Oxford University, la pietra pomice, in virtù delle caratteristiche della sua composizione, potrebbe aver ospitato i primi microrganismi apparsi sulla Terra, ipotesi molto affascinante ma che chiaramente richiede ulteriori approfondimenti.