Integratori per il colesterolo alto: quali sono i più efficaci e come assumerli correttamente

Dieta sana e sport sono fondamentali per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari ma quando i valori di colesterolo aumentano, è possibile utilizzare in aggiunta uno specifico integratore alimentare.

Il colesterolo è un grasso fondamentale, prodotto principalmente dal nostro organismo (circa l’80%) e in minima parte introdotto con la dieta. È essenziale in numerose funzioni dell’organismo come la digestione, la costruzione della parete delle cellule e rappresenta il precursore di ormoni come il testosterone e gli estrogeni.

Copertina dell'articolo - Integratori per colesterolo alto

Livelli elevati di colesterolo (totale e LDL, quello che è anche soprannominato colesterolo cattivo), tuttavia, risultano un campanellino d’allarme per la salute perché favoriscono enormemente la genesi dell’aterosclerosi (il restringimento dei vasi sanguigni), condizione spesso associata allo sviluppo di malattie cardiovascolari come l’infarto e l’ictus, che rappresentano la principale causa di mortalità nei paesi Occidentali.

Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore per l’uomo rispetto alla donna in età fertile, mentre con l’aumentare dell’età e l’ingresso della donna in menopausa, il rischio tra i due sessi diventa molto simile.

Secondo la linea guida del 2018 sulla gestione del colesterolo pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology (JACC), queste sono le misurazioni ottimali:

  • Colesterolo totale: fino a 190 mg/dL
  • Colesterolo LDL: fino a 100 mg/dL
  • Colesterolo HDL: ideale 60 mg/dL; 40 mg/dL o più per l’uomo, 50 mg/dL o più per la donna

Se i livelli di colesterolo sono lievemente al di sopra di questi valori di riferimento, è possibile riequilibrarli lavorando sullo stile di vita sano, migliorando l’alimentazione, facendo sport e utilizzando in aggiunta un integratore specifico. Al contrario, quando l’ipercolesterolemia risulta severa, è necessario intervenire a livello farmacologico. In entrambi i casi è comunque opportuno affidarsi al proprio medico, evitando il fai-da-te. Vediamo più nello specifico quali integratori sono utili nel trattamento del colesterolo alto.

Integratori per colesterolo alto: quali sono i più efficaci

Sono state pubblicate su European Heart Journal ed Atherosclerosis, le linee guida della Società Europea di Cardiologia (ESC) e della Società Europea per l’Aterosclerosi (EAS) sulle dislipidemie, frutto di uno sforzo congiunto tra Cardiologi e Lipidologi. Si tratta di un documento molto atteso la cui principale novità riguarda l’uso dei cosiddetti “nutraceutici”, i principi naturali contenuti in cibi o in integratori che possono essere usati per favorire la riduzione del colesterolo.

Ecco l’elenco dei principi attivi divisi per meccanismo di azione:

  • Inibitori dell’assorbimento del colesterolo come i fitosteroli, le fibre solubili e i chitosani;
  • Inibitori della sintesi del colesterolo a livello epatico come il riso rosso fermentato;
  • Induttori delle escrezione del colesterolo LDL come la berberina;
  • Altri nutraceutici con meccanismi d’azione misti o non chiaramente identificati come gli acidi grassi polinsaturi omega 3.

Di seguito vediamo allora la funzione di questi elementi, le cui proprietà ipocolesterolemizzanti sono state dimostrate ed il loro utilizzo risulta efficace e sicuro.

5 integratori per il colesterolo alto

1 Integratori a base di fibre

Tra gli integratori naturali per abbassare il colesterolo troviamo le fibre, in particolare quelle solubili. L’assunzione regolare di fibra (30 g/die) nella dieta è associata con la prevenzione delle patologie cardiovascolari, purtroppo a livello mondiale difficlmente si raggiungono tali livelli, Italia compresa. In particolare, la supplementazione dietetica con fibre quali, β-glucano d’avena, psyllium, pectine, gomma guar, chitosano, glucomannano e idrossipropilmetilcellulosa, favorirebbe la riduzione del colesterolo LDL senza causare effetti collaterali ad esclusione di alcuni sintomi da discomfort intestinale, causati dall’abuso di fibre, quali gonfiore, flatulenza e meteorismo. Sono sufficienti 3 gr. di fibra solubile al giorno per favorire l’abbassamento della colesterolemia!

Ecco i 5 alimenti più ricchi di fibra solubile (g/100g):

  • Carciofi, cotti (bolliti in acqua senza aggiunta di sale): 4,68
  • Orzo perlato: 4,41
  • Prugne secche: 3,6
  • Farina di segale: 3,58
  • Fiocchi d’avena: 3,3

Fonte: Database CREA

Come e quando assumere un integratore di fibre solubili

Questa tipologia di integratori si presentano normalmente in formato di polveri da sciogliere un acqua (1 bicchiere circa), preferibilmente 2 ore prima o 2 ore dopo l’assunzione dei farmaci in quanto potrebbe comprometterne l’assorbimento.

2 Integratori per colesterolo alto ai fitosteroli

I fitosteroli (sitosterolo, campesterolo, stigmasterolo) sono molecole con la struttura chimica simile a quella del colesterolo e per questa analogia strutturale competono con esso, limitandone l’assorbimento.

Gli steroli vegetali contribuiscono al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue alla dose giornaliera di 0,8 g, mentre riducono il colesterolo a dosi comprese tra 1,5 e 3 g/die. Dosi maggiori non sembrano apportare vantaggi significativi, anzi, secondo alcuni autori avrebbero degli effetti controproducenti sulla salute dell’apparato circolatorio.

I fitosteroli sono presenti naturalmente in numerosi alimenti come l’olio di girasole, l’olio extravergine d’oliva, i chiodi di garofano, i pistacchi, l’origano, la soia, i fagioli, le mandorle, il basilico oppure sono presenti in prodotti caseari arricchiti come lo yogurt e i formaggi.

Se utilizzati alle dosi raccomandate i fitosteroli non presentano effetti collaterali di rilievo, mentre un loro eccessivo consumo può associarsi a una riduzione dell’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K). L’EFSA raccomanda di non eccedere la dose di 3 g/die e suggerisce che i pazienti in trattamento farmacologico con ipolipemizzanti dovrebbero assumere eventuali integratori sotto la supervisione del medico.

Come e quando assumere un integratore di steroli vegetali

I fitosteroli sono normalmente venduti in formato di compresse o capsule, da assumere preferibilmente all’interno dei pasti o comunque seguendo le indicazioni dello specifico integratore.

3 Integratori al riso rosso fermentato

Uno degli integratori più noti nel trattamento dell’ipercolesterolemia è il riso rosso fermentato che deriva dalla fermentazione del riso con un lievito, il Monascus purpureus con produzione delle monacoline (metaboliti fungini). Le monacoline sono molte, presentano strutture complesse, ma tutte simili a quelle delle statine naturali, determinando quindi un’inibizione della sintesi del colesterolo epatico. Nel 2013 l’EFSA ha specificato che l’effetto ipocolesterolemizzante si associa a un consumo giornaliero di 10 mg/die di monacolina K da riso rosso fermentato, integratore che può causare anche effetti collaterali.

A tal riguardo, sono state recentemente documentate 55 reazioni avverse provocate dagli integratori a base di riso rosso fermentato, consistenti in dolori muscolo-scheletrici, rabdomiolisi (rottura delle cellule muscolari), reazioni gastrointestinali, danni epatici e reazioni cutanee. Gli eventi avversi con monacolina K sono stati osservati anche con il dosaggio minimo efficace pari a 3 mg/die.

Alla luce di queste considerazioni il comitato scientifico ha stabilito che non è possibile stabilire un livello d’assunzione alimentare sicuro sia per la popolazione generale che per alcuni specifici sottogruppi vulnerabili (anziani, bambini, donne incinte, donne che allattano).

Come e quando assumere un integratore di riso rosso

Il riso rosso fermentato è venduto in formato di compresse o capsule, che vanno assunte preferibilmente all’interno dei pasti, con sufficiente acqua. In ogni caso è consigliato seguire le indicazioni riportate sulla confezione o i consigli del medico.

Riso rosso fermentato e coenzima Q10

Un altro effetto negativo del riso rosso fermentato è che determina l’abbassamento dei livelli di ubiquinone (coenzima Q10), una particolare e potente molecola ad azione anti-ossidante, molto importante all’interno del nostro organismo. Per questo motivo, onde evitare scompensi metabolici, è consigliabile associare il riso rosso fermentato ad un integratore di coenzima Q10, sempre e comunque sotto lo stretto controllo medico.

4 Integratori di berberina per colesterolo e trigliceridi alti

Si tratta di un valido integratore per abbassare colesterolo e trigliceridi. La berberina è un alcaloide naturale, presente in notevoli concentrazioni in numerose piante medicinali che, alla dose di 0,5-1,5 g/die, determina una riduzione sia della colesterolemia LDL (-20%) sia della trigliceridemia (-25%). Tra gli effetti collaterali della berberina, emersi per lo più a dosi più elevate del nutraceutico, è importante sottolineare la comparsa di stitichezza, diarrea, distensione addominale e sapore amaro in bocca.

Come e quando assumere un integratore di berberina

La berberina, venduta normalmente in formato di compresse o capsule, va assunta preferibilmente all’interno dei pasti o comunque seguendo le indicazioni dello specifico integratore.

Oltre agli integratori per colesterolo appena visti, esistono diversi rimedi naturali da assumersi sottoforma di estratti, tinture e tisane che possono risultare efficaci nella prevenzione o in caso di lieve ipercolesterolemia. Tra questi troviamo la curcuma, gli omega 3 o il tarassaco. Per maggiori approfondimenti vi invitiamo a leggere il nostro articolo dedicato ai rimedi naturali per abbassare il colesterolo.

5 Integratori a base di olivo

Le foglie di olivo sono largamente usate per regolarizzare il colesterolo con il duplice vantaggio di agire anche positivamente sui livelli della pressione arteriosa. In merito al colesterolo, studi effettuati sull’uomo hanno evidenziato un abbassamento dei livelli di colesterolo totale, del colesterolo LDL (cosiddetto colesterolo “cattivo”) e dei trigliceridi ematici.

Come e quando assumere un integratore di olivo

Gli integratori a base di foglie di olivo si trovano in commercio sotto forma di sciroppi, tinture o estratti secchi. La somministrazione varia in base al prodotto scelto e, in ogni caso, è sempre bene affidarsi a quanto riportato sulla confezione o seguire le indicazioni del proprio medico. Il periodo di assunzione può variare da poche settimane fino ad alcuni mesi, a seconda della situazione e delle indicazioni fornite.

Dott.ssa Alessandra Esposito

La Dott.ssa Alessandra esposito è biologa nutrizionista laureata in Scienze Biologiche con 110 e lode presso l’Università degli studi di Pavia, con master di specializzazione in Nutrizione Umana e Alimentazione e il Master in Nutrizione Culinaria.

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