Ippocastano, la pianta che migliora la circolazione sanguigna: proprietà, utilizzo e controindicazioni
L’ippocastano è conosciuto prevalentemente per i benefici che apporta al sistema circolatorio. È uno dei principali rimedi naturali contro emorroidi, cellulite e vene varicose. Ma non è tutto. Come si utilizza l’ippocastano? A chi può essere utile? Presenta controindicazioni?
- Proprietà dell’ippocastano
- Come utilizzare l’ippocastano
- Controindicazioni dell’ippocastano
- Prezzi e acquisto
L’ippocastano è un albero antichissimo, originario della penisola balcanica. La corteccia e i semi contengono escina, che rappresenta il suo principio attivo più importante.
L’escina è una miscela di saponine dalle proprietà antinfiammatorie, vasocostrittrici e vasoprotettrici; trova impiego prevalentemente nel trattamento delle emorroidi, della cellulite e di altri disturbi correlati al “cattivo” funzionamento dell’apparato circolatorio. Altri importanti principi attivi di questa pianta sono flavonoidi (quercetina e quercetrina), cumarine (esculina e esculetina), acido oleico e acido linoleico.
Il frutto dell’ippocastano, la cosiddetta “castagna matta”, è tossico per l’uomo; secondo la tradizione popolare contadina, però, tenere una “castagna matta” in tasca porterebbe fortuna e aiuterebbe a combattere raffreddori, mal di gola e tutte le malattie da raffreddamento tipiche dei mesi più freddi. Inoltre, l’ippocastano (White Chestnut) rientra nei fiori di Bach.
Ippocastano: proprietà e benefici
L’ippocastano trova impiego contro ritenzione idrica, cellulite, fragilità capillare, gambe gonfie, emorroidi, ragadi anali, vene varicose… in sintesi, dunque, è uno dei principali rimedi naturali per tutti i disturbi di natura circolatoria. Ha, inoltre, una buona azione antinfiammatoria. Approfondiamo di seguito le proprietà dell’ippocastano.
✓ Combatte ritenzione idrica e cellulite
L’ippocastano aiuta a combattere il ristagno di liquidi, aumentando la permeabilità dei vasi capillari; tonifica i vasi sanguigni e migliora la circolazione venosa, svolgendo, allo stesso tempo, un’azione antinfiammatoria e decongestionante sui tessuti. Alcuni dei suoi principi attivi naturali hanno azione diuretica. Per tutte queste ragioni, l’ippocastano è un valido rimedio naturale contro ritenzione idrica e cellulite.
✓ È un aiuto contro le emorroidi
L’escina ha qualità antinfiammatorie e svolge un’azione vaso-protettiva, decongestionante e lenitiva. È soprattutto per queste qualità che gli estratti di ippocastano trovano ampio impiego nel trattamento delle emorroidi e di altre patologie rettali, quali le ragadi.
✓ Allontana le vene varicose
L’ippocastano è una delle piante più utilizzate dalla fitoterapia per combattere le vene varicose. L’escina, infatti, migliora il tono venoso e la resistenza dei capillari, svolgendo, allo stesso tempo, un’azione antiedemigena, ossia prevenendo la formazione di edemi.
✓ È il fiore di Bach contro i pensieri persistenti
Secondo Edward Bach, il White Chestnut, è il fiore adatto alle persone che sono “prigioniere” di pensieri insistenti e circolari. I suoi benefici, sempre secondo Bach, sarebbero quelli di trasformare la mente, aprendola alla pace e al silenzio, e consentendole di liberarsi dalla ruminazione continua e da quei pensieri che diventano quasi ossessivi.
✓ Altre proprietà dell’ippocastano
L’ippocastano aiuta a contrastare i crampi muscolari notturni, a rinforzare i capelli, limitandone la caduta, e trova impiego nelle pomate destinate al trattamento di lividi ed ematomi. Inoltre, l’ippocastano è d’aiuto in caso di gambe gonfie e pesanti.
Ippocastano: come si usa
L’ippocastano è reperibile in diverse formulazioni, sia per uso esterno, sia per uso interno: tintura madre di ippocastano; estratto fluido ed estratto secco titolato, in capsule o compresse; macerato glicerico gemmoterapico… La differenza tra i prodotti fitoterapici classici e quelli gemmoterapici è che, mentre nel primo caso si utilizzano semi, cortecce e altre parti della pianta matura, nel secondo caso ci si serve dei tessuti embrionali, ossia delle parti della pianta in via di sviluppo, quali gemme, germogli ecc.
L’ippocastano è, inoltre, molto usato in pomate e creme, sia di tipo fitoterapico, sia di tipo cosmetico. Nell’industria cosmetica, questa pianta è spesso usata anche negli shampoo e in altri prodotti per i capelli, con lo scopo di rinforzarli e contrastarne la caduta.
Gli integratori in compresse e capsule sono usati prevalentemente per migliorare la circolazione sanguina dall’interno, mentre le formulazioni per uso esterno si utilizzano soprattutto per il trattamento di emorroidi, cellulite, vene varicose, lividi ed ematomi.
Per potenziarne gli effetti, le formulazioni a base di ippocastano possono contenere estratti di altre piante, a seconda del beneficio che si vuole ottenere. L’ippocastano, viene associato, ad esempio, all’alloro, che ne rinforza l’azione antinfiammatoria; alla lavanda, per potenziarne l’effetto lenitivo; all’amamelide, per migliorare ulteriormente la microcircolazione sanguigna; al rosmarino e al timo, per aumentare l’azione tonificante.
Nelle creme anticellulite l’ippocastano è spesso associato al rusco e alla centella asiatica. Esistono, infine, semi di ippocastano taglio tisana, da usare da soli o in associazione ad altre piante, per preparare tisane e decotti.
Informazioni botaniche
L’ippocastano, nome botanico Æsculus hippocastanum, è una pianta attualmente molto diffusa e coltivata nelle zone a clima temperato. È longeva e cresce anche nei terreni meno fertili. Tollera bene le basse temperature ma soffre molto l’inquinamento atmosferico ed è scarsamente resistente alla salinità del terreno.
Il suo frutto, detto “castagna d’India” o “castagna matta”, è molto simile a quello del castagno, ma non è commestibile per l’uomo. L’albero ha una vasta chioma e può raggiungere 25-30 metri di altezza. La corteccia è scura e liscia, e tende a desquamarsi con l’età.
Controindicazioni ed effetti collaterali dell’ippocastano
L’ippocastano contiene cumarine, sostanze con azione antitrombotica, non è pertanto consigliato in caso di assunzione di antiaggreganti o anticoagulanti, in quanto può interferire con tali farmaci, potenziandone l’effetto.
Dosi elevate di escina possono causare danni a carico del glomerulo e del tubulo renale, di conseguenza gli estratti di ippocastano sono controindicati in presenza di grave insufficienza renale o nefropatie.
L’ippocastano è controindicato in gravidanza, soprattutto durante il primo trimestre, in quanto potrebbe stimolare la contrattilità uterina. Non è, inoltre, indicato durante l’allattamento e in età pediatrica.
È generalmente ben tollerato, ma è sempre consigliabile chiedere il consiglio di un esperto per quanto riguarda modalità di utilizzo e dosaggio. A dosaggi elevati sono stati osservati effetti indesiderati di natura irritativa, specie a carico della mucosa gastrica. Attenzione, anche, alle potenziali reazioni allergiche.
Ippocastano: prezzo e dove si compra
I prodotti a base di ippocastano si trovano nelle erboristerie, nelle farmacie e sui siti web specializzati. La tintura madre si può acquistare a un prezzo medio di 8-10 €, per un flacone da 50 ml. Sugli altri prodotti a base di ippocastano è difficile dare un’indicazione sul prezzo, perché molto dipende dalla formulazione. Volendo dare un’indicazione di massima, per una confezione di integratori di solo estratto di ippocastano, da 50/60 compresse, si possono spendere circa 10 euro, mentre il costo di una confezione di pomata a base di ippocastano al 30%, da 75 ml, si aggira intorno ai 12/15 euro.