Abbassare la glicemia: integratori, rimedi naturali e consigli pratici in caso di iperglicemia
Non solo alimentazione sana e regolare attività fisica, per abbassare la glicemia alta è importante sfruttare alcune strategie alimentari ed è possibile integrare la propria dieta con specifici integratori fitoterapici.
- Aumento della glicemia: i principali fattori di rischio
- Cosa fare per abbassare la glicemia
- Abbassare la glicemia: gli integratori fitoterapici
- Possibili interazioni degli integratori
- Guarda il video: glicemia alta cosa mangiare
Per iperglicemia si intende un eccesso di glucosio nel sangue con valori superiori o uguali ai 110 mg/dL (6.1 mmol/L), ma comunque inferiori ai 126 mg/dL (6.9 mmol/L), che sono caratteristici del diabete. (Linee guida WHO World Health Organization)
Si verifica iperglicemia quando non vi è adeguata produzione di insulina o l’organismo non riesce ad utilizzare quella che ha a disposizione per la trasformazione del glucosio in energia.
- Poliuria: aumento della quantità di urina emessa durante la giornata;
- Polidipsia: aumento della sete;
- Polifagia: aumento della fame.
Se per il diabete di tipo 1 al momento non esiste la possibilità di prevenirlo, nel diabete di tipo 2 attraverso il cambiamento dello stile di vita volto a controllare il peso (corretta alimentazione) e con l’aumento dell’attività fisica si riduce notevolmente il rischio di ammalarsi.
Il primo passo verso la prevenzione consiste nel riconoscere i fattori di rischio, che indicano se una persona ha qualche probabilità di essere diabetica in futuro.
Aumento della glicemia: i principali fattori di rischio
Tra i principali fattori di rischio che possono portare al diabete troviamo:
- Età superiore a 45 anni;
- Eccesso di peso o sovrappeso (specialmente se localizzato all’addome);
- Vita sedentaria;
- Alimentazione scorretta;
- Presenza di diabete in un genitore, un nonno, un fratello o una sorella;
- Per una donna un figlio di peso superiore a 4 kg alla nascita o diabete gestazionale;
- Glicemia a digiuno alterata (fra 110 a 125 mg/di);
- Ipertensione arteriosa;
- Appartenenza a gruppi etnici ad alto rischio (ispanici, asiatici, africani).
Per quanto riguarda nello specifico la glicemia alta, in genere non viene curata attraverso una particolare terapia ma deve essere tenuta sotto controllo tramite una sana alimentazione e un’attività fisica regolare.
Studi come il Diabetes Prevention Program e il Finnish Diabetes Prevention Study, infatti, hanno dimostrato che un’alimentazione sana e l’esercizio fisico permettono di ridurre del 58-60% il rischio di diabete per quelle persone che sono considerate predisposte allo sviluppo della malattia.
Mentre, 30 minuti di esercizio al giorno sono in grado di ridurre il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 del 40%!
Via libera, dunque, a cereali integrali, frutta e verdura in abbondanza, legumi, formaggi poco grassi, frutta secca, carne bianca, pesce e uova. Da consumare con moderazione salumi e carne rossa. Da evitare, invece, i cibi troppo calorici e zuccherini.
Cosa fare per abbassare la glicemia
- Mantenersi attivi quotidianamente: per ridurre la glicemia sono consigliati almeno 150 minuti/settimana di attività fisica aerobica di intensità moderata (50-70% della frequenza cardiaca massima) e/o almeno 90 minuti/settimana di esercizio fisico intenso (>70% della frequenza cardiaca massima). L’attività fisica deve essere distribuita in almeno 3 giorni/settimana e non ci devono essere più di 2 giorni consecutivi senza attività. Oltre ad un effetto benefico nel lungo termine, l’attività fisica aiuta ad abbassare la glicemia anche nell’immediato;
- Mantenersi idratati: è consigliato bere almeno 1.5 l d’acqua al giorno;
- Limitare il più possibile il consumo di alimenti ad alto indice e carico glicemico: gelati industriali, prodotti da forno raffinati, bevande gassate/zuccherate, dolciumi;
- Consumare la frutta all’interno dei pasti e non come spuntino, preferendola meno matura. La frutta va scelta cruda e integra. Se viene frullata, abbinarla a grassi, proteine e fibre (frutta secca oleosa, semi oleosi, avocado, burro di cocco, cacao crudo, cocco grattugiato, semi di psillio);
- Consumare ad ogni pasto fibre (frutta e verdura, alimenti integrali, legumi ecc..);
- Consumare i cereali integrali e al dente;
- Cuocere i legumi e le verdure in pochissima acqua e a recipiente chiuso per non disperdere il loro patrimonio vitaminico e minerale;
- Utilizzare in cucina spezie come cannella, coriandolo, pepe nero, curcuma e origano che hanno azione ipoglicemizzante;
- Per dolcificare preferire stevia, eritritolo, mix stevia ed eritritolo, zucchero di cocco integrale, sciroppo d’acero;
- Limitare il consumo delle patate perché hanno un alto indice glicemico e preferirle novelle: le patate conservate per diversi mesi hanno un indice glicemico più elevato di quelle novelle perché gli amidi sono stati trasformati in zuccheri. Inoltre le patate hanno un indice glicemico minore se lessate con la buccia e intere;
- Non mangiare scondito. Un filo di olio extravergine d’oliva è un’aggiunta salutare, sia per il suo prezioso apporto di acidi grassi essenziali sia perché i grassi, rallentando la svuotamento dello stomaco, abbassano l’indice glicemico;
- Per abbassare la glicemia velocemente può essere utile assumere una tisana alla cannella, spezia dalle proprietà ipoglicemizzanti. Inoltre è bene tenere sotto controllo i picchi glicemici per evitare repentini cambiamenti nei valori della glicemia;
- Preferire metodi di cottura semplici: ai ferri, alla griglia, in forno, a vapore, a bagnomaria ed al cartoccio.
Abbassare la glicemia con gli integratori fitoterapici
Nei casi di lieve iperglicemia, oltre a una dieta sana ed equilibrata associata ad un corretto stile di vita attivo quotidiano, può essere utile l’integrazione con alcune piante ad azione ipoglicemizzante da usare sotto forma di tinture, tisane o capsule.
1 Gymnema (Gymnema silvestre)
La Gymnema è una pianta rampicante originaria dell’India e dell’Africa le cui foglie contengono acidi gimnemici (acidi glicosidici), capaci di ridurre l’assorbimento intestinale di glucosio e stimolare le cellule beta pancreatiche nella produzione di insulina.
L’efficacia maggiore nel controllo della glicemia e nel prevenire e contenere il diabete di tipo 2 si ottiene dalle capsule di estratto secco di gimnema, in genere da 200-250 milligrammi, da assumere una o due volte al giorno. È possibile assumere i principi attivi della gimnema anche sotto forma di infuso di foglie, da sorseggiare due-tre volte al giorno;
2 Mirtillo nero (Vaccinium myrtillus)
Le foglie del mirtillo contengono diversi principi attivi come la glucochina, sostanza che abbassa il contenuto di glucosio (zuccheri) nel sangue (azione ipoglicemizzante). Si può assumere l’estratto secco ad alto titolo, 1-2 capsule al giorno da 160 mg; l’estratto secco nebulizzato, 2-3 capsule o tavolette al giorno da 300 mg. Oppure è possibile preparare una tisana con le bacche del mirtillo nero: 4 cucchiai per litro di acqua e far bollire 10 minuti, da bere durante la giornata;
3 Momordica (Momordica charantia)
Pianta erbacea rampicante coltivata in India, Malesia, Cina, Africa, America e Filippine, i cui principali costituenti sono: glicosidi, pectine solubili, saponine, alcaloidi, zuccheri, resine, costituenti fenolici, oli fissi, acidi liberi e minerali. Alcuni estratti acquosi della momordica sarebbero in grado di stimolare il rilascio di insulina da parte delle cellule pancreatiche, determinando in questo modo un’azione ipoglicemizzante. L’utilizzo quotidiano dell’infuso di momordica può ottimizzare il metabolismo degli zuccheri, influire positivamente sulla glicemia e prevenire in questo modo il diabete.
4 Cannella
La cannella è una spezia largamente utilizzata in cucina ed è conosciuta per le sue proprietà antinfiammatorie e ipoglicemizzanti in quanto può aiutare a ridurre la glicemia e migliorare la sensibilità insulinica. Per questo motivo, l’uso della cannella è consigliato nelle diete specifiche per le persone diabetiche. A tale scopo, la si può assumere sia sotto forma di tisana o come ingrediente in cucina, oppure attraverso specifici integratori, che offrono un effetto più marcato sulla glicemia.
5 Jiaogulan
Poco conosciuto nel nostro Paese, lo jiaogulan (o Gynostemma) è una pianta appartenente alla stessa famiglia del ginseng e offre numerosi benefici alla salute. Tra questi vi è senza dubbio l’effetto ipoglicemizzante poiché la pianta è in grado di modulare la glicemia nel sangue e migliorare la risposta insulinica, pertanto risulta un valido aiuto in caso di iperglicemia. Lo si può assumere sotto forma di infuso (preparato come un tradizionale tè verde) oppure attraverso specifici integratori, reperibili nelle erboristerie oppure in uno degli store online specializzati.
Possibili interazioni degli integratori
L’assunzione di ogni integratore va effettuata sotto la supervisione medica e valutata in base alle proprie condizioni fisiologiche e/o patologiche. In caso di terapia farmacologica per l’iperglicemia, normalmente è sconsigliato andare ad integrare con le piante officinali perché si potrebbe avere come effetto collaterale una riduzione troppo eccessiva della glicemia invece della normalizzazione. In generale quindi si sconsiglia l’uso di questi integratori in concomitanza con terapie farmacologiche, ad ogni modo è possibile chiedere il parere al proprio medico che verificherà a seconda delle condizioni cliniche se si possono assumere in concomitanza oppure no.
Guarda il nostro video:
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Io assumo l integratore di foglie di olivo è ho riscontrato dei benefici tanto che lo consiglio ad
amici è parenti secondo voi faccio bene ?
Caro Mario,
la foglia di ulivo contiene idrossitirosolo, oleuropeina, acido elenoico, rutina oltre a flavoonoidi.
Queste sostanze sono benefiche per molte funzioni fisiologiche (digestione, metabolismo dei grassi ecc) e sono una panacea contro colesterolo e glicemia. Ma non solo, aiutano l’organismo a difendersi dalla depressione (per via dei flavonoidi, contenuti anche nel cacao), tendono ad aiutare nelle forme di alterazione della pressione arteriosa (come il Binacospino, consigliatissimo in casi di ipertensione). Certo, come tutti i rimedi naturali e non, se all’assunzione di questi elementi naturali non viene abbinata una corretta alimentazione e un’attività fisica “importante” (ma commisurata all’età), non si può pretendere. In ogni modo la risposta è sì, fai benissimo. Importante non esagerare, rispettare le dosi consigliate e alternare questo rimedio con altri, per non abituare l’organismo e non stressarlo con quelli che non sono affatto elementi “innocui”, ma vanno considerati alla stessa stregua dei farmaci convenzionali. Se sei un amante della medicina naturale e vuoi scoprire un modo per fare attività fisica senza uscire di casa e anche in inverno, prova ad avvicinarti alla “ginnastica” Yoga. Informati sui benefici della respirazione Yoga e del rilassamento guidato. Lo Yoga è una terapia vera e propria, oltre che uno stile di vita. Cerca in rete, troverai moltissimo materiale. Sempre che tu non lo pratichi già, e allora ti invito a esprimere il tuo parere su questa disciplina. un caro saluto. Cristiano