Colite spastica: sintomi, rimedi naturali e alimenti consigliati

Definita anche sindrome del colon irritabile, la colite spastica è caratterizzata da sintomi quali dolori addominali e diarrea o stipsi e ha un andamento cronico. Vediamo quali sono le cause, come riconoscerla e qualche rimedio naturale per tenerla a bada.

La colite spastica è chiamata anche sindrome del colon irritabile ed è caratterizzata da disturbi funzionali dell’intestino.

Copertina dell'articolo - Colite spastica: cause, sintomi e rimedi naturali

Infatti, la colite spastica, più che una patologia di natura infiammatoria, come lo è ad esempio la colite ulcerosa, è un disturbo di tipo funzionale, e in particolare riguarda la motilità intestinale che può essere accelerata e quindi manifestarsi con diarrea, oppure diminuita e quindi presentarsi con stipsi.

Ma quanto dura la colite spastica? Se non si interviene, questo tipo di colite può durare anche tutta la vita con periodi acuti e periodi di remissione. In alcuni casi, la colite spastica ha un andamento alternato, con periodi di stipsi e altri di diarrea e la maggior parte delle volte cronicizza, con periodi di remissione.

Si tratta di una patologia ampiamente diffusa nei paesi industrializzati con una prevalenza in Italia di circa il 15 %, soprattutto nel sesso femminile rispetto a quello maschile. Questa sindrome ha una forte componente nervosa, infatti colpisce le persone molto sensibili in forti periodi di stress, per poi ripresentarsi in ogni periodo “difficile” della vita, come un lutto, un litigio, problemi a lavoro o in famiglia ecc. Scopriamo meglio quali sono le cause alla base di questo disturbo.

Cause della colite spastica

È ormai risaputo lo stretto collegamento tra il cervello e le fibre nervose che innervano i muscoli intestinali, tanto da definire l’intestino “secondo cervello”. Il nostro umore dipende in gran parte da un neurotrasmettitore chiamato serotonina e la maggior parte di questa sostanza viene prodotta proprio dalle cellule intestinali.

Alla base della colite spastica ci sarebbe un’anomalia nell’interazione tra encefalo e intestino, infatti vi è una stretta associazione tra questa patologia e le persone ansiose e sensibili o affette da depressione o altri problemi di natura psicologica.

La colite spastica compare solitamente a seguito di forti stress come un esame, una separazione o un periodo stancante sul lavoro, per poi ripresentarsi ad ogni occasione in cui l’ansia prende il sopravvento. La colite spastica, infatti, diventa cronica nella maggior parte dei casi, ma si può cercare di tenerla a bada grazie ad alcuni rimedi naturali e un’alimentazione adeguata, che vedremo più avanti.

La colite spastica può inoltre essere aggravata dagli scompensi ormonali, come quelli che si hanno nella donna con l’arrivo del ciclo mestruale, da alcuni farmaci come gli antibiotici e da comportamenti alimentari errati (masticare poco e mangiare troppo velocemente, alimentazione scorretta, ecc…).

Sintomi della colite spastica

I caratteristici sintomi della colite spastica sono l’alterazione della consistenza delle feci e della frequenza di evacuazione. Quindi si può avere una colite spastica con prevalenza di diarrea o di stipsi, o entrambe, a periodi alternati. Frequente è la sensazione di non svuotarsi completamente dopo le evacuazioni.

È caratterizzata inoltre da crampi e dolori addominali e dalla presenza di gas intestinali e meteorismo. Possono essere presenti difficoltà digestive e senso di pienezza e pancia gonfia, anche dopo un pasto normale. In alcuni casi il soggetto colpito da colite spastica manifesta anche alitosi e nausea.

Diagnosi della colite spastica

La diagnosi della colite spastica si basa solitamente sull’anamnesi ossia sulla raccolta e lo studio dei sintomi riferiti dal paziente dopo aver proceduto ad un’analisi differenziale. Infatti, la colite spastica condivide la maggior parte dei sintomi con alcune problematiche più gravi come il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa in cui solitamente sono presenti anche perdita di peso e muco/sangue nelle feci.

Per essere sicuri che non si tratti di queste patologie infiammatorie, solitamente il medico prescrive la colonscopia, per visualizzare lo stato delle mucose dell’intestino e verificare che non ci siano arrossamenti o lesioni ulcerose, e il dosaggio della calprotectina fecale, una sostanza presente in elevate quantità nelle feci dei soggetti colpiti da queste malattie organiche.

Colite spastica: rimedi naturali e consigli pratici

Essendo di natura nervosa, i sintomi della colite spastica possono essere alleviati soprattutto da rimedi naturali rilassanti e da altri specifici per contrastare il gonfiore e gli altri sintomi.

1 Tisane rilassanti a base di passiflora e camomilla

La prima cosa da fare quando si soffre di colite spastica è cercare di rilassarsi, e per questo ci vengono in aiuto alcune erbe rilassanti come la passiflora e la camomilla, quest’ultima con un’azione distensiva in caso di crampi addominali. Per preparare una tisana occorre far bollire 200 ml di acqua, spegnere e aggiungere un cucchiaio di erbe secche facendo riposare 5 minuti. Filtrare e bere calda.

2 Semi di finocchio

Qualora siano presenti gas addominali e gonfiore, si può aggiungere alla tisana un cucchiaino di semi di finocchio oppure si può fare un decotto con soli semi di finocchio facendoli bollire per 5 minuti e far riposare per altri 10.

3 Fermenti lattici

I fermenti lattici possono risultare un buon rimedio per ripristinare la flora batterica intestinale e ristabilire il corretto funzionamento dell’intestino. Risultano particolarmente utili quando è presente diarrea e mal di pancia.

4 Decotto di corteccia di quercia

Se si soffre di colite spastica con diarrea si può preparare un decotto dalle proprietà astringenti a base di corteccia di quercia. Si fanno bollire per 10 minuti 200 ml di acqua con un cucchiaino di corteccia, si filtra e si beve.

5 Olio essenziale di basilico

I presenza di crampi, è utile anche l’uso di olio essenziale di basilico. Si può assumere in dosi di 2-3 gocce con un cucchiaino di miele. L’importante è prendere l’olio essenziale per uso alimentare.

6 Semi di psillio per la stipsi

In caso si soffra di stitichezza, è possibile assumere un cucchiaino di semi di psillio che, a contatto con l’acqua, formano delle mucillagini che si gonfiano e stimolano il transito intestinale. E’ importante bere un bel bicchierone di acqua dopo l’assunzione dei semi.

7 Prevenzione con attività fisica e yoga

La colite spastica può essere prevenuta e curata cambiando il proprio stile di vita, ad esempio praticando attività sportiva si producono le endorfine che favoriscono il buon umore. Oppure ci si può rilassare con esercizi di rilassamento yogici o di respirazione.

Colite spastica: cosa mangiare e cosa evitare

La colite spastica non è causata dall’alimentazione, perché in questo caso si tratterebbe di intolleranze alimentari, tuttavia determinati alimenti possono aggravare la sintomatologia. Vediamo di seguito cosa mangiare con la colite spastica e cosa, invece, evitare.

Cibi consigliati Alimenti da preferire: Cibi sconsigliati Alimenti sconsigliati:
Pasta, orzo e riso in bianco Bibite gassate, caffè, tè
Carni magre come pollo e tacchino Salumi e insaccati
Patate Carni rosse
Pesci magri come merluzzo Latticini, formaggi, burro ecc
Verdure come zucchine, bietole, carote (per chi soffre di stitichezza) Cibi fritti e speziati
Peperoncino e cibi piccanti
Broccoli, cavoli ecc
Legumi (in caso di diarrea)
Prodotti industriali

Le possibili conseguenze se non trattata

Se non curata adeguatamente, la colite spastica può portare alle emorroidi e anche deficit nutrizionali, dovuti soprattutto all’eliminazione di alcuni alimenti dalla dieta come i legumi e la verdura nel caso di colite spastica con diarrea.

Anche voi soffrite di colite spastica? Avete mai provato uno o più di questi rimedi? Fatecelo sapere nei commenti e, se volete, condividete con noi le vostre esperienze!

Approfondimenti sui sintomi correlati alla colite:

Dott.ssa Barbara Ziparo

Biologa nutrizionista, laureata con 110 e lode in Scienze della Nutrizione Umana, iscritta all’albo dei biologi.

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