Pesantezza allo stomaco: perché viene? Cause, rimedi e consigli su cosa mangiare
La pesantezza allo stomaco è una problematica associata frequentemente ad abitudini scorrette e può essere migliorata attraverso semplici rimedi naturali. Vediamo cosa fare e quali sono le cause.
- Pesantezza allo stomaco: cause principali
- Pesantezza allo stomaco dopo i pasti: perché viene?
- La pesantezza allo stomaco può essere sintomo di altro?
- Cosa fare in caso di pesantezza allo stomaco?
- Pesantezza allo stomaco: cosa mangiare e cosa evitare
- Pesantezza allo stomaco: quando contattare il medico
La pesantezza allo stomaco è una sensazione di fastidio, talvolta persino di dolore, che si manifesta a livello dell’addome, nella zona più alta, in concomitanza allo sterno e alla bocca dello stomaco.
Questa sensazione si manifesta generalmente con un gonfiore addominale e frequentemente si può accompagnare ad altri fastidiosi disturbi, come il bruciore allo stomaco, il senso di vomito o continue eruttazioni.
Tale sensazione si può manifestare in qualsiasi momento della giornata, ma nella maggior parte dei casi è frequente dopo i pasti. Numerosi sono i rimedi per quando abbiamo la sensazione di stomaco pieno, ma è anche possibile prevenire questo fastidio grazie a delle sane abitudini alimentari.
Pesantezza allo stomaco: cause principali
Diverse possono essere le cause del peso sullo stomaco, ma nella maggior parte dei casi lo stomaco pesante è associato a un pasto eccessivamente abbondante e/o ricco di grassi o ad altre abitudini alimentari scorrette, come quella di consumare i pasti molto velocemente, senza masticare correttamente gli alimenti.
Un’altra condizione fisiologica spesso associata a una sensazione di pesantezza allo stomaco e nausea è la gravidanza: in questo caso la motivazione è collegata a un restringimento dello spazio dedicato allo stomaco della donna in gravidanza a causa dell’espansione dell’utero. È una sensazione più frequente durante gli ultimi mesi della gravidanza e anche in questo caso può essere limitata attraverso dei piccoli accorgimenti alimentari: si consiglia, infatti, di consumare dei pasti più frequenti, ma meno abbondanti.
In alcuni casi, seppur più rari, la pesantezza allo stomaco è un sintomo associato ad altre condizioni più gravi come calcoli alla cistifellea, pancreatite, ulcera gastrica e persino un tumore allo stomaco.
Pesantezza allo stomaco dopo i pasti: perché viene?
Innanzitutto, per comprendere nei dettagli il perché della pesantezza sullo stomaco, è importante comprendere come avviene la digestione all’interno del nostro corpo.
Sintetizzando il processo, possiamo dire che la digestione inizia nella bocca, grazie agli enzimi digestivi presenti nella saliva, quindi procede nello stomaco dove, grazie all’abbassamento del pH, vengono prodotti enzimi in grado di digerire le proteine e si conclude nell’intestino tenue, ovvero la parte di intestino immediatamente connessa con lo stomaco.
Il fastidio provato a livello della bocca dello stomaco può essere il sintomo di una difficoltà di digestione che può interessare tutti i passaggi appena descritti.
Il cibo per poter essere efficacemente digerito deve venire attentamente sminuzzato a livello della bocca e mescolato con la saliva: pertanto un pasto consumato troppo in fretta è un pasto più difficile da digerire.
In alcuni casi gli alimenti non vengono digeriti in modo appropriato nello stomaco poiché si soffre di una condizione definita ipocloridria, ovvero una diminuita produzione di acido cloridrico da parte dello stomaco stesso. Questa condizione impedisce la corretta digestione delle proteine a livello dello stomaco e rallenta conseguentemente tutto il processo.
In tal caso l’utilizzo di succo di limone o aceto di mele può essere un aiuto, ma è importante rivolgersi a uno specialista del settore che possa diagnosticare la problematica ed eventualmente valutare la necessità di terapie farmacologiche o integrative.
In altri casi, infine, il rallentamento digestivo può essere dovuto a pasti troppo ricchi di grassi, macronutrienti che necessitano di diversi passaggi per poter essere correttamente digeriti e assorbiti a livello intestinale. Quest’ultima ipotesi è anche la più frequente: ne consegue che il consiglio principale, per chi soffre frequentemente di questo disturbo, è quello di limitare il consumo di cibi grassi (come quelli a base di formaggi stagionati, carni grasse o piatti molto conditi).
La pesantezza allo stomaco può essere sintomo di altro?
La pesantezza di stomaco è frequentemente un disturbo isolato, ma in alcuni casi può essere sintomo di altre problematiche. Proprio per questo motivo è importante condividere questo disturbo con il proprio medico, così che possa eventualmente approfondire la situazione ed escludere altre cause.
Tra le condizioni che maggiormente si correlano alla pesantezza di stomaco troviamo l’infezione da Helicobacter Pylori, una delle principali cause della gastrite che, quando non viene curato, può trasformarsi in cancro dello stomaco [1].
In altri casi la pesantezza di stomaco può essere legata ad allergie o sensibilità alimentari tra cui l’intolleranza al lattosio e finanche la celiachia, una patologia autoimmune indotta dal consumo di alimenti contenenti glutine.
Un’altra causa della pesantezza di stomaco, così come di molti altri disturbi del tratto gastrodigerente è l’ansia e lo stress. Una gestione accurata dello stress, e un’eventuale integrazione con probiotici specifici, può infatti migliorare i sintomi collegati alo stomaco pesante [2]. Infine diverse patologie organiche come l’ulcera peptica e il cancro dello stomaco possono presentarsi anche come pesantezza allo stomaco e nausea.
Cosa fare in caso di pesantezza allo stomaco? Ecco i rimedi naturali più efficaci
Nella maggior parte dei casi la pesantezza allo stomaco è un sintomo che regredisce da solo qualche ora dopo il termine del pasto, seppur troppo abbondante. Un aiuto fondamentale per aiutare la digestione è il movimento: se vi rendete conto di aver consumato un pasto eccessivamente ricco, vi consigliamo di prendervi un po’ di tempo per una camminata, che possa aiutare i processi digestivi.
Ci sono poi altri rimedi naturali, che possono essere utilizzati, e che vi elenchiamo di seguito.
- Limone: il succo di limone, bevuto tal quale o eventualmente spremuto in acqua tiepida o all’interno di una tisana, può essere un rimedio utile per sostenere e facilitare i processi digestivi. Allo stesso modo, anche un decotto preparato con la buccia di un limone biologico bollita per circa 10 minuti (il cosiddetto “canarino”) aiuta molto in caso di pesantezza allo stomaco;
- Finocchio: consumare finocchio e sedano crudo al termine di un pasto abbondante sostiene la digestione e diminuisce le possibili eruttazioni. In alternativa, risulta utile anche la tisana a base di semi di finocchio;
- Malva: la malva è una pianta utile per disinfiammare il tratto gastrointestinale e può essere assunta tramite un decotto. Per avere alcune ricette vi consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato a 5 tisane alla malva;
- Zenzero: anche lo zenzero è un rimedio utile per facilitare la digestione e per contrastare l’eventuale sensazione di nausea che accompagna la pesantezza di stomaco. Lo si può assumere tal quale (masticandone un pezzetto fresco o secco) oppure assunto sottoforma di tisane.
Pesantezza allo stomaco: cosa mangiare e cosa evitare
In caso di pesantezza allo stomaco, come abbiamo visto, tra gli alimenti più incriminati troviamo i cibi grassi o eccessivamente conditi. Vi suggeriamo quindi di evitare carni molto grasse come salsicce o costine, limitare il consumo di formaggi, prediligendo quelli meno grassi (ricotta, quartirolo, scamorza, fiocchi di latte) ed evitare l’accoppiata uova-formaggi.
Inoltre, fate attenzione a primi piatti molto conditi (es. pasta con salsiccia, pasta alla carbonara, pasta con pancetta, risotto tradizionale mantecato con burro e formaggio) o verdure soffritte. Se volete alcune idee per un primo piatto sano vi invitiamo a leggere il nostro articolo: Primi piatti: 10 ricette light per mangiare sano e leggero.
Un’altra possibile problematica è collegata all’introduzione di liquidi in eccesso che, diluendo i succhi gastrici, rallentano la digestione: attenzione quindi a non bere troppo durante il pasto, limitare zuppe o brodi o minestroni e prediligere le verdure al forno o a vapore piuttosto che quelle bollite.
Vi ricordiamo, come già anticipato, che lo stile di vita incide prepotentemente sul fastidio oggetto di questo articolo: è importante quindi prendersi del tempo per consumare il pasto, sedersi composti e masticare con cura ogni boccone. Riassumiamo quindi nella seguente tabella i cibi che vi consigliamo di mangiare e quelli che vi consigliamo di limitare laddove soffriate di stomaco gonfio e pesante.
Alimenti da preferire: | Alimenti da evitare o ridurre: |
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Cereali (riso, pasta, farro etc) con condimenti semplici | Zuppe e minestre |
Frutta | Carni grasse |
Verdura (non bollita) | Pesce grasso |
Carne magra (sia rossa che bianca) | Piatti molto conditi |
Pesce magro | Panna |
Molluschi | Burro |
Crostacei | Formaggi grassi |
Tisana alla malva, allo zenzero, al limone (lontano dal pasto) | Uova sode |
Formaggi e latticini freschi | |
Uova (non sode) |
Pesantezza allo stomaco: quando contattare il medico
Ricordiamo che spesso la pesantezza allo stomaco è il semplice segnale che il pasto da poco consumato era troppo abbondante o troppo ricco di grassi. Tuttavia è importante sapere che, in alcuni casi, questo fastidio è correlato ad altre patologie che necessitano di attenzione medica.
È molto importante rivolgersi al medico di fiducia laddove siate a conoscenza di pregresse problematiche del tratto gastro-intestinale o laddove il fastidio si presenta molto frequentemente, nonostante una maggiore attenzione agli alimenti introdotti, o accompagnato da altri disturbi come il bruciore di stomaco o dolori intestinali.