10 idee per usare il rafano in cucina

La radice del rafano è caratterizzata da una buccia bruna rugosa e una polpa bianca e soda. Il suo sapore è inconfondibile, questo grazie all’olio essenziale che conferisce una nota piccantina che ricorda la senape. Vediamo i diversi utilizzi che possiamo fare con il rafano in cucina.

Il rafano, conosciuto anche con il nome di cren o barbaforte, è una pianta erbacea appartenente alle crucifere. Originario dell’Europa orientale, nel nostro paese è poco diffuso, sporge spontaneamente in alcune zone del Nord Italia.

10 ricette per usare il rafano in cucina

Quello che è maggiormente apprezzato del rafano è la sua radice che possiede molte proprietà benefiche e che è possibile impiegare facilmente in cucina. 
Il rafano è ricco di vitamina A, B, C e sali minerali, fibre e proteine, al contempo ha un basso contenuto di grassi e calorie.

La radice del rafano ha proprietà stimolanti per la secrezione gastrica, quindi aiuta la digestione e limita la formazione di gas a livello intestinale. Ha un effetto antinfiammatorio per le vie urinarie e respiratorie, e contiene una buona quantità di antiossidanti che contrastano i radicali liberi.

La radice è carnosa, con un sapore tendenzialmente dolce caratterizzato da una nota piccantina conferita dall’olio essenziale presente al suo interno. 
La polpa grattugiata può essere usata in diversi modi, se avete poche idee su come usare il rafano in cucina non vi resta che leggere le nostre 10 proposte per prepararlo al meglio.

10 ricette veloci per usare il rafano in cucina

1 Salsa cren o salsa al rafano

La salsa cren è un condimento molto famoso nel Nord Italia ed in Ungheria, ottenuto mescolando una radice di rafano sbucciato e grattugiato con 100 grammi di aceto di mele, 2 cucchiaini di zucchero, 2 cucchiai di olio d’oliva, un pizzico di sale e, in alcune versioni, del pangrattato o mollica di pane sbriciolata. 
Questa salsa, che va conservata in frigorifero, è ideale per chi ama i sapori decisi ed è in grado di accompagnare qualsiasi tipo di piatto, dalle carni arrosto alle verdure a vapore.

2 Tisana digestiva e detox al rafano

È possibile sfruttare le proprietà digestive o disintossicanti del rafano per preparare una bella tazza di tisana. Si consiglia di lasciare in infusione per qualche minuto 2 grammi di radice grattugiata in una tazza di acqua calda, magari se preferite potete associare altre erbe con proprietà affini come liquirizia, malva, tarassaco, menta, anice, equiseto e melissa.

3 Rafano nell’insalata

Il rafano può essere consumato crudo grattugiato o tagliato a julienne. Adatto per insaporire le verdure nelle insalate, si sposa bene con le rape rosse, le carote, le patate, l’insalata, le mele e i legumi in generale.

Una volta cotte le verdure oppure semplicemente lavati gli ingredienti che non vanno cotti (come insalata, carote e mele), tagliate tutto a tocchetti oppure a julienne, aggiungete l’olio extravergine d’oliva, il sale e grattugiate un bel pezzo di rafano precedentemente lavato e sbucciato. 
Ricordate che il rafano tende ad ossidarsi velocemente quindi vi consigliamo di irrorarlo con il succo di limone o una spruzzata di aceto.

4 Rafanata

La rafanata è una ricetta tipica della provincia di Matera che si prepara nel periodo di carnevale. È una sorta di frittata, quindi a base di uova sbattute, condite con abbondante pecorino grattugiato e rafano fresco grattugiato. 
A differenza della frittata, la cottura va fatta in forno quindi è molto più leggera e salutare.

5 Pasta al sugo con il rafano

Se non sapete rinunciare a un bel piatto di pasta al sugo, sarete contenti nel sapere che il rafano può entrare a far parte di questa ricetta. Cuocete il vostro sugo di pomodori freschi oppure di passata di pomodoro, come siete soliti preparare, poi ripassate la pasta insieme al sugo e alla fine condite il tutto con una bella spolverata di rafano fresco.

6 Vellutata al rafano

Come abbiamo precedentemente detto il rafano può essere consumato anche cotto. In questa ricetta vi proponiamo infatti una calda vellutata, ideale da servire nella stagione fredda. 
Come si prepara? È molto semplice. 
Dopo aver pulito un pezzo di radice di rafano, tritatela e fatela cuocere in abbondante acqua insieme a delle patate sbucciate tagliate a tocchetti e un po’ di dado vegetale biologico (meglio se preparato in casa).

Una volta che la radice e le patate si saranno ammorbiditi potete frullarli con un minipimer ed aggiungere un filo d’olio extravergine a crudo, una spolverata di pecorino ed erba cipollina.

7 Le foglie di rafano nelle insalate

Quando il rafano è molto fresco e le foglie sono molto tenere (ossia in primavera), queste possono essere utilizzate nelle insalate. Potete unirle a qualsiasi tipo di verdure a foglia verde, anche erbe di campo come il tarassaco o gli spinacini crudi.

8 Bevanda dimagrante con il rafano

Al rafano vengono attribuite anche proprietà dimagranti, insieme ad altri ingredienti specifici è possibile sfruttare al massimo questo beneficio. Ecco quello che vi occorre: 120 grammi di rafano, 1 pezzettino di radice di zenzero, 3 limoni e 2 cucchiai di miele. Vi suggeriamo di scegliere per questa preparazione tutti ingredienti biologici in quanto saranno usati con la buccia.

Appunto per questo bisogna che laviate tutto molto accuratamente, dopo di che potete tagliare tutto a fettine (eliminate solo i semi del limone) e frullate limoni, zenzero e rafano. 
Infine aggiungete il miele e mescolate per bene. Assumete 1 cucchiaio di questa bevanda dopo i pasti principali, la bevanda rimanente occorre conservarla in frigorifero in un barattolo di vetro.

9 Rafano sott’aceto

Un modo per consumare e soprattutto conservare al meglio i rafani è quello di prepararli sott’aceto. In questa preparazione possono essere necessarie parecchie radici quindi, essendo che il rafano ha effetto lacrimante per gli occhi al pari delle cipolle, potrebbe essere necessario prendere delle precauzioni prima di iniziare.

Procedete lavando, sbucciando e tritando i rafani, poi riempite dei barattoli di vetro sterilizzati lasciando solo un paio di cm dal bordo. Infine versate l’aceto precedentemente bollito fino a coprire completamente le radici tritate.

10 Rafano essiccato

Un altro modo per conservare il rafano e per utilizzarlo in varie pietanze è quello di essiccarlo e polverizzarlo. Se volete provare questa ricetta dovete tagliare la radice, priva di buccia, a fettine di 1 cm e lasciarle asciugare per bene al sole o comunque in un luogo asciutto. A questo punto procedete alla polverizzazione con un tritatutto o robot da cucina. In questo modo potete condire verdure, minestre e vellutate.

Queste erano le nostre proposte su come usare il rafano nelle ricette. Voi avete qualche ricetta tipica del vostro paese da suggerirci?

Emanuela Burzi

Esperta di cucina naturale e specializzata in ricette vegane. Appassionata di benessere e prodotti bio si dedica con passione ad approfondimenti su temi legati al vivere e al mangiar sano.

Leggi anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *