Come usare l’orzo in cucina: idee e consigli

Il cereale più antico al mondo di cui il nostro paese è tra i maggiori produttori, l’orzo risulta un prezioso alimento molto versatile in cucina. Vediamo insieme quali sono i migliori accostamenti ed idee per usarlo al meglio.

L’orzo è il cerale più antico ed è sempre più presente nell’alimentazione di tutto il mondo. Appartenente alla famiglia delle graminacee, l’Italia risulta uno dei più grandi produttori dopo la Russia. Questa pianta ha origini asiatiche, si pensa che le prime coltivazioni risalgano al VII secolo a.C. Nei tempi antichi era il cereale più utilizzato, ma con il tempo ha ceduto il posto al frumento.

Come usare l'orzo in cucina: cottura, idee e abbinamenti

Tra le sostanze nutritive dell’orzo ci sono molti minerali come ferro, rame, zinco e magnesio, e amminoacidi essenziali come triptofano e lisina. Contiene un elevato contenuto di vitamine B e un’importante dose di fibre, che contribuiscono a regolarizzare l’attività intestinale. L’assunzione di orzo aiuta a contrastare il colesterolo diminuendo i livelli del colesterolo “cattivo” LDL, apporta benefici al cervello ed è un alimento altamente rimineralizzante, garantisce infatti una buona salute delle ossa.

Questo cereale inoltre rallenta l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, quindi è consigliato in caso di diabete. Da non dimenticare che comunque è un alimento che contiene glutine, pertanto non può essere consumato da chi soffre di celiachia.

Come cucinare l’orzo: cottura, idee e abbinamenti

Cottura e preparazione dell’orzo

Esistono tre tipologie di orzo, ognuno dei quali richiede un tempo di cottura e ammollo diversi:

  • L’orzo decorticato va messo in ammollo per 5 o 6 ore (meglio se tutta la notte) e cotto per circa 45 minuti;
  • L’orzo integrale, più difficile da reperire, va tenuto in ammollo per un giorno intero (24 ore) e il tempo di cottura è di circa 1 ora e mezza;
  • L’orzo perlato (privo della pellicina che ricopre il chicco) non necessita di ammollo e ha tempi di cottura più brevi, all’incirca mezz’ora. Nella lavorazione, questo tipo di orzo, perde qualche sostanza nutritiva.



Sono diversi i derivati di questo cereale a partire dall’orzo solubile, una bevanda simile al caffè ma senza caffeina. Si ottiene con la tostatura dell’orzo e dalla sua macinazione, ottima bevuta da sola o insieme ad un latte vegetale. Altri prodotti a base di orzo sono la birra e distillati, in cui vengono utilizzati la farina e il malto d’orzo.

La farina d’orzo, ottenuta dalla lavorazione e macinazione dell’orzo decorticato, si impiega per vari prodotti da forno dolci e salati, soprattutto nella panificazione. Viene sempre mescolata insieme ad altre farine in quanto l’orzo tende a far disgregare l’impasto ed ha un basso potere lievitante, di solito si consiglia un rapporto orzo-frumento 1 a 3 per avere migliori risultati. Potete inoltre utilizzare la farina d’orzo per la preparazione della crema d’orzo e della pasta.


Da non dimenticare i fiocchi d’orzo soffiati, ideali da aggiungere al muesli o per la realizzazione di barrette energetiche home made.

Gusto ed utilizzo dell’orzo in cucina


Il suo sapore estremamente delicato e gradevole lo rende un ingrediente molto versatile in cucina. L’orzo in chicchi trova largo impiego nei primi piatti come minestre, zuppe e insalate fredde. Non solo, l’orzo infatti si presta bene anche per la preparazione di ripieni per ortaggi come pomodori, peperoni, zucchine e melanzane, in sostituzione del tradizionale riso. Spesso viene usato per realizzare polpette vegetali insieme a verdure o legumi.



La farina d’orzo dona un buon profumo e sapore agli impasti. Come precedentemente accennato è ideale per la preparazione di prodotti da forno sia dolci che salati come pane, focacce, biscotti e torte, l’importante è mescolarla con altre farine.

Abbinamenti consigliati con l’orzo

Sono diversi gli ortaggi e le verdure che potete aggiungere nelle ricette con l’orzo, potete veramente spaziare: zucca, funghi, spinaci, legumi, tra cui fagioli, piselli e lenticchie, ed anche melanzane e zucchine, questi sono alcuni esempi di ingredienti che potrete usare sia per piatti caldi che freddi, ed anche per polpette vegetariane.

Avete la possibilità di scegliere se far soffriggere prima la cipolla e poi cuocere le verdure a cubetti oppure cuocerle al vapore, aggiungere l’orzo e condire il piatto con le spezie ed erbe aromatiche che preferite: curry, pepe, salvia e basilico per sapori più decisi, prezzemolo, curcuma, zafferano e rosmarino se preferite i sapori più delicati. Se volete usare l’orzo per fare un ripieno dovete cuocerlo prima con tutti i condimenti, poi svuotare e farcire l’ortaggio ed infine ripassarlo in forno.



Alla farina d’orzo potete accostare diverse farine tra cui quella di farro, d’avena e farina integrale, che sono farine con glutine ma rustiche quindi molto gustose e genuine. Nelle ricette dolci trova maggiore impiego nei biscotti e nelle crostate. Provate ad associare la cannella, e perché no ad aggiungere il caffè d’orzo tra gli ingredienti liquidi, vedrete che ne sarete sorpresi. Anche la frutta secca si abbina bene, soprattutto nocciole e noci, ed il cioccolato.

Cucina nel mondo


Nella cucina africana spesso il cous cous, agglomerati di granelli di semola cotti a vapore, viene ottenuto con la farina d’orzo macinata grossolanamente. Questo ingrediente permette di avere un piatto finale simile al tradizionale cous cous, fatto con la semola di grano duro, ma molto più saporito e particolare.

Conservazione dell’orzo

L’orzo va conservato in un luogo fresco e asciutto, una volta aperto meglio tenerlo al riparo dell’umidità in un barattolo ermetico. La farina d’orzo, una volta aperta, va tenuta in frigorifero e consumata entro la scadenza.

Curiosità

La crusca d’orzo (glumelle) viene impiegata per l’alimentazione animale, e sarebbe opportuno non introdurla nella nostra dieta in quanto è poco tollerata a livello intestinale.

Come avete potuto vedere l’orzo è un ingrediente davvero semplice da abbinare e utilizzare. Se ancora non l’avete usato, è il momento di introdurlo nella vostra dieta. Fateci sapere nei commenti se vi piace l’orzo e come lo utilizzate nelle vostre ricette!

Emanuela Burzi

Esperta di cucina naturale e specializzata in ricette vegane. Appassionata di benessere e prodotti bio si dedica con passione ad approfondimenti su temi legati al vivere e al mangiar sano.

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Un commento

  1. Buongiorno.
    Se la crusca non è consigliabile,deduco che il miglior tipo di orzo da usare sia il decorticato.O no?
    Grazie.
    Ps:perché non riconosce un account gmail? 🙂

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