Germogliatore: cos’è, come funziona e come si utilizza

Attraverso il germogliatore è possibile far germogliare i semi di varie specie di piante direttamente in casa: vediamo come sceglierlo e come utilizzarlo.

Cos’è il germogliatore

Il germogliatore è un contenitore di plastica o terracotta che serve a riporre semi da far germogliare; per la germogliazione dei semi, il germogliatore non è indispensabile ma è sicuramente utile poiché attraverso il suo utilizzo è possible evitare la formazione di muffe e si ottimizzano gli spazi, permettendo così di far germogliare più specie di semi contemporaneamente in uno spazio ridotto.

Germogliatore con semi germogliati

Il germogliatore è infatti dotato di cestelli solitamente sovrapposti su più livelli per far germogliare più tipologie di semi; i ripiani dei vari livelli sono forati per permettere l’areazione e far defluire l’acqua che viene raccolta in una vaschetta posta alla base del germogliatore, evitando così che si formino muffe all’interno dei singoli ripiani.

Il germogliatore e i semi si trovano in vendita online e nei negozi specializzati nella vendita di prodotti biologici: i germogliatori hanno prezzi che partono da quindici euro a salire, a seconda dei modelli e dei materiali con cui sono costruiti. I semi vengono venduti in confezioni al costo di meno di due euro l’una.

Attraverso il germogliatore si possono coltivare i germogli di varie specie di piante: è infatti possibile far germogliare in casa i semi di soia, fagioli, lenticchie, piselli, trifoglio, rucola, barbabietola, broccoli, cipolla, grano, porro, ravanelli e altre piante ancora.
I semi contengono l’embrione e sono ricchi di vitamine, sali minerali e sostanze di riserva che la pianta accumula nel seme per poter far sviluppare il germoglio.

Come si utilizza il germogliatore

Prima di riporre i semi nel germogliatore, questi vanno tenuti in ammollo in acqua per una notte o per il tempo indicato sulla confezione. Il mattino seguente i semi vanno scolati dell’acqua e riposti all’interno del germogliatore, sugli appositi ripiani. Per poter germogliare, i semi hanno bisogno di luce ma non devono essere esposti ai raggi diretti del sole e a fonti di calore eccessivo.

Ogni tipologia di seme germoglia in un tempo variabile che va generalmente da ventiquattro ore a qualche giorno e bisogna avere cura di vaporizzare con acqua i semi attraverso uno spruzzino, una o due volte al giorno. Nell’arco di qualche giorno vedrete dapprima il seme aprirsi, poi noterete spuntare la radichetta e le prime foglioline della pianta: da quel momento i semi possono essere consumati.

Proprietà e utilizzo dei semi germogliati

Il processo di germogliazione consente di consumare i semi crudi rendendoli digeribili per il nostro organismo e di assimilare le vitamine, gli enzimi, gli oligoelementi e gli aminoacidi essenziali in essi contenuti. Il seme contiene infatti numerose sostanze di riserva, tra cui amidi e emilcellulose (carboidrati complessi) e proteine, che durante la germinazione vengono trasformate in zuccheri semplici e aminoacidi essenziali, più facilmente digeribili e assimilabili dal nostro organismo.

I semi germogliati sono inoltri ricchi di minerali e vitamine, tra cui la vitamina A e la vitamina B12, molto utile per chi segue un’alimentazione vegetariana e soprattutto vegana.

I semi germogliati hanno un sapore delicato e non particolarmente marcato; si consumano da crudi o cotti, anche se nel secondo caso durante la cottura il calore fa perdere alcune vitamine. Possono essere mangiati da soli o aggiunti alle insalate, a zuppe e minestre o nelle insalate di pasta, riso e altri cereali come orzo e farro. Possono essere consumati anche nello yogurt o uniti all’interno di ripieni e impasti.

Tatiana Maselli

Laureata in Erboristeria, autrice di libri e appassionata di ambiente, rimedi naturali e cosmesi fai da te, dal 2011 organizza laboratori itineranti per insegnare a preparare da sé saponi, cosmetici e detersivi per la casa.

3 commenti

  1. Anche io ho lo stesso problema di Elena, sul bordo dei ripiani in terracotta trovo delle muffe. Per pulirlo uso anche io l’acqua calda e il bicarbonato

  2. Salve,il mio germogliatore in terracotta sta presentando delle muffe.Me ne accorgo quando vado a togliere i germogli,oltre all’odore.Premetto che lo pulisco accuratamente ogni volta che lo utilizzo,con acqua bollente e aceto.Cos’altro potrei fare? Grazie

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